Scherzi agli sposi? No, atti contro la legge

San Vito, polizia locale esasperata da cartelli e scritte “matrimoniali” che poi nessuno rimuove
SAN VITO. I momenti di goliardia in un giorno di festa possono diventare violazioni al codice della strada: è il caso di scritte sull’asfalto o cartelli affissi alla segnaletica verticale o a strutture pubbliche dagli amici degli sposi nel giorno del matrimonio che non vengono poi rimossi.


A San Vito è diventata quasi la regola: la polizia locale, nonostante avverta coppie e amici del divieto con sempre più insistenza, continua a trovare soprattutto cartelli sui pali in numerose vie. Da fine agosto, è quanto avvenuto in concomitanza di almeno quattro cerimonie di nozze. Ancora in questi giorni se ne trovano qua e là. Dai semplici messaggi del tipo “oggi sposi”, con nomi e immagini delle coppie, sino a pensieri o foto più scherzosi e goliardici: è variegato il campionario di quanto si trova sulle strade, spesso per lunghi periodi. Sembra che non se ne possa più fare a meno. Cartelli che potrebbero anche essere tollerati, ma che per legge rappresentano in ogni caso una violazione al Codice della strada: all’articolo 15 si fa divieto di “danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale e ogni altro manufatto a essa attinente”, su tutte le strade e pertinenze. La sanzione è di 41 euro. Si potrebbe sorvolare, visto lo spirito dell’occasione in cui compaiono le affissioni, se almeno venissero tolti. Invece, soprattutto se attaccati con abbondante nastro adesivo e lasciati a lungo, i cartelli possono rovinare e sporcare pali e cartelli. Ed è ciò che hanno constatato in molti casi gli agenti della polizia locale. Senza contare che rimozione e pulizia rappresentano una perdita di tempo, e il ridotto personale del comando non riesce a occuparsi anche di questa incombenza.


In occasione di ogni matrimonio che richiede il permesso di accedere in auto in piazza del Popolo, i vigili invitano le coppie a informare gli amici delle regole sulla pulizia. Regole che puntualmente sono disattese: nell’allegria della giornata di festa, chi attacca i cartelli poi se ne dimentica. Impossibile, in seguito, individuare i responsabili: non si può certo imputare la mancata rimozione agli sposi. La strada che percorrerà il comando sarà quella di insistere, qualora possibile, con i prossimi sposi a invitare gli amici a non affiggere i manifesti o, quanto meno, a rimuoverli. Per un periodo c’è stata anche la mania, sempre in occasione di matrimoni, dei messaggi vergati a bomboletta spray sull’asfalto: in un caso la polizia locale fece ripulire la carreggiata imbrattata e sanzionò i responsabili.


Alta la guardia anche in occasione di manifestazioni sportive: nastri e bandelle “dimenticati” sventolano tristemente per mesi su pali o alberi.


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