Sciatore morto a 18 anni, sullo Zoncolan è la seconda tragedia in due settimane: il precedente
Il 25 febbraio nel comprensorio aveva perso la vita un turista di 68 anni, finito fuori pista senza indossare il casco. Da pochi giorni sono state aggiornate le regole di condotta per aumentare la sicurezza sulle piste

Due tragedie in due settimane. Hanno avuto dinamiche diverse ma lo stesso esito fatale gli incidenti sulle piste dello Zoncolan, che hanno portato alla morte di un turista della Repubblica Ceca, di 68 anni (lo scorso 25 febbraio) e del 18enne Marco Degli Uomini (oggi, 9 marzo).
Uno scenario che accende i riflettori sulla sicurezza di uno sport, lo sci, che ogni anno attrae migliaia di appassionati e costituisce un volano turistico fondamentale per il comprensorio dello Zoncolan e di moltissime altre località.
La morte del 18enne
L’ultima tragedia in ordine di tempo è quella del 18enne Marco Degli Uomini, morto domenica 9 marzo nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia di Udine, dove era finito a seguito della caduta di sabato 8 marzo.
Il giovane, dello sci club Monte Dauda, sabato mattina era impegnato in una discesa di riscaldamento sulla pista 2 dello Zoncolan, prima della disputa di un SuperG sulla pista 1, gara per la quale avrebbe dovuto fare da apripista. All'altezza di un salto ha perso il controllo degli sci, compiendo un volo di una settantina di metri e finendo sulla neve, contro una rete di protezione.
Il precedente
Come detto, è il secondo incidente mortale sullo Zoncolan in due settimane. Lo scorso 25 febbraio la stessa sorte è toccata a un turista 68enne originario della Repubblica Ceca.
Sciatore amatoriale, a differenza di Degli Uomini, è morto dopo aver abbandonato il tracciato sulla pista 4, finendo in un’area asfaltata, dove la copertura nevosa non era uniforme. Nel tentativo di frenare per evitare l’asfalto, l’uomo ha perso l’equilibrio finendo contro una parete rocciosa, sulla quale, senza indossare il casco, ha sbattuto violentemente la testa. È morto all’ospedale di Tolmezzo dopo pochi minuti.
La tragedia di Matilde Lorenzi
Marco Degli Uomini non è il primo giovane atleta che muore allenandosi sulle piste da sci quest’anno. Lo stesso destino è capitato Matilde Lorenzi, 19enne promessa dell sci azzurro che ha perso la vita il 28 ottobre scorso all’ospedale di Bolzano, dopo una caduta sulle piste della Val Senales, in Trentino-Alto Adige.
La giovane piemontese stava scendendo lungo la pista Grawand G1 quando ha perso il controllo degli sci, sbattendo violentemente il volto sul manto ghiacciato e finendo fuori pista. In quel caso la Procura di Bolzano aveva aperto un’inchiesta, successivamente archiviata in quanto ritenuto un fatto accidentale, senza rilevare responsabilità penali
Le nuove norme sulla sicurezza
Il tutto a pochi giorni dalla decisione dell’Amsi, l’associazione maestri di sci italiani, di introdurre regole più rigorose per diminuire i rischi sulle piste da sci a livello nazionale.
Nuove norme il cui obiettivo è quello di diminuire la tolleranza per chi scia in stato di alterazione da alcool o sostanze capaci di ridurre la lucidità e aumenta l’attenzione per i disabili e i bambini.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto