Sclaunicco si mobilita per aiutare una famiglia

LESTIZZA

Sclaunicco si mobilita per aiutare la famiglia di Carlo Quazzo, mancato a 51 anni per malattia nel novembre scorso, lasciando quattro figli di cui due ancora piccoli.

Si farà una raccolta del ferro vecchio, il cui ricavato verrà consegnato alla moglie, Olga, insieme alle offerte in denaro. Organizzano il circolo culturale e ricreativo La pipinate, il gruppo Ana G.B. Pravisani, la sezione Afds e la Parrocchia.

La frazione di Lestizza non è nuova a questo genere di iniziative, la solidarietà è di casa qui: «Tutta la comunità paesana è rimasta colpita dalla tragedia – si legge nell’invito ai compaesani –: nulla di quello che faremo potrà restituire un papà o un marito a chi lo ha perso, ma le incombenze della vita non si fermano davanti al dolore. Se il periodo lo avesse permesso, ci saremmo organizzati in altro modo per mostrare in modo tangibile la nostra vicinanza, ma la pandemia ci limita. Abbiamo valutato che la raccolta del ferro e metalli vari è una soluzione percorribile per raccogliere fondi da destinare ai familiari del compianto Carlo».

La raccolta sarà fatta previo appuntamento: i volontari ritireranno dalle abitazioni i materiali, che non vanno lasciati in strada, e le buste. Si rendono disponibili Andrea Moro, Amilcare Martinuz, Renato Tavano e l’edicolante Luca Pagot.

Quazzo era conosciuto anche a Talmassons, dove risiedeva nei precedenti otto anni, e a Campomolle di Teor, dove abitava da giovane; lavorava all’Aereco di Campoformido. Era deceduto all’ospedale di Udine, dove era stato ricoverato per un intervento chirurgico, ma era stato dimesso per proseguire a casa la convalescenza. Passati pochi giorni, è insorta una complicanza che non gli ha lasciato scampo. —



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