Scommesse sportive, «centro “abusivo”»
CASARSA. Il centro di elaborazione di scommesse sportive Stanleybet Limited di Casarsa opera senza autorizzazione: quindi, l’attività viene esercitata in assenza di concessione ministeriale. E’ questa la tesi del pm Federico Facchin, che aveva chiesto il sequestro preventivo della sala. Ma il giudice per le indagini preliminari Alberto Rossi ha rigettato la richiesta, astenendosi dal provvedimento in quanto il caso non riguarda solo Casarsa, ma almeno altri tre punti giochi nel Friuli occidentale (sui quali sono in corso accertamenti la questura) e diversi altri in Italia. E su molti pendono ricorsi al Tar e alla magistratura.
L’indagine, condotta dai carabinieri di Casarsa, era cominciata all’inizio dell’anno subito dopo l’apertura del centro scommesse, gestito da un trentaduenne di Pasian di Pratoindagato per esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa.
La difesa sostiene che, poiché la sede legale della società alla quale fa capo la struttura casarsese ha sede a Malta, non le occorre avere la licenza della questura e l’autorizzazione ministeriale.
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