Scomparso in Val Tramontina, la fidanzata: «Elia, ti prego torna da me»

TRAMONTI DI SOPRA. «Ti prego torna da me, amore mio, ti stiamo aspettando». Silvia, la fidanzata di Elia Pellegrinuzzi, il 29enne disperso da mercoledì sera in Val Tramontina, affida al web la sua preghiera, che racconta di lacrime e speranza.
Da tre giorni ormai di Elia non si ha più notizia. Da quando ha salutato il papà Giuseppe per scegliere il suo posto per la battuta di pesca, in riva al torrente Silisia.
Sono ore di apprensione per la sua famiglia, vissute con la stessa partecipazione dalla comunità maniaghese dove il giovane tecnico informatico è molto conosciuto e stimato.
La pioggia sferzante non ha fermato, ieri, i sessanta uomini impegnati nelle ricerche. Solo gli elicotteri non hanno potuto sorvolare l’area, a causa del maltempo. Dal lago di Chievolis fino alla diga di Cà Selva e oltre, i volontari hanno macinato chilometri e chilometri, dai boschi ai sentieri impervi lungo il fiume.
Ma anche ieri, per la terza volta, dopo 17 ore sul campo, i soccorritori sono rientrati alla base logistica senza aver trovato traccia alcuna del giovane tecnico informatico maniaghese.
Soltanto il calare della notte ha segnato la fine delle perlustrazioni, alle 22. Riprenderanno stamane alle 5, alle prime luci dell’alba.
Ieri è stato ampliato il raggio delle ricerche. Sono stati setacciati palmo a palmo circa 50 ettari di boschi intorno al torrente Silisia, dal luogo in cui Elia Pellegrinuzzi è stato visto per l’ultima volta dal padre, fino al lago di Cà Selva.
I punti più profondi del torrente sono stati scandagliati minuziosamente, le squadre del soccorso alpino di Maniago si sono addentrate nei canaloni che costeggiano il fiume, coperti da una vegetazione molto fitta.
Per sicurezza anche la zona già battuta ieri è stata ripassata al setaccio. Ma non è stato trovato nessun indizio, nemmeno un ramo rotto che indichi una zona in cui il giovane potrebbe essere passato per cercare magari un riparo.
L’unità di crisi locale dei vigili del fuoco di Pordenone coordina le operazioni di ricerca, alle quali partecipano il Soccorso alpino di Maniago, i carabinieri di Spilimbergo, Meduno e Montereale, la guardia forestale, la guardia di finanza, i volontari di protezione civile.
Ieri i vigili del fuoco hanno dispiegato sei unità da Pordenone, una da Udine, una da Gorizia, cinque sommozzatori da Trieste, altri cinque uomini fra la squadra speleofluviale e la squadra fluviale, per un totale di quasi una ventina di pompieri impegnati nelle operazioni di ricerca.
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