Scongiurati gli aumenti dei pedaggi in A4: dal Lisert a Udine Sud si continueranno a pagare 4,10 euro

Marco Ballico
Scatta il primo mini esodo estivo
Scatta il primo mini esodo estivo

UDINE. Aumentano le bollette, i carburanti sono carissimi, ma in Friuli Venezia Giulia, come del resto in tutta Italia, con un’unica eccezione la Piacenza-Brescia, i ticket dell’autostrada rimangono invariati. Si continuerà dunque a pagare 2,50 euro da Lisert a Villesse, 4,10 fino a Udine Sud, 11,20 in uscita a Venezia Est. Autovie Venete, come ogni anno, aveva presentato richiesta di ritocco all’insù delle tariffe al ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità.

L’incremento, pari al +2,03%, teneva conto dell’inflazione (1,50%) e di un parametro sulla qualità e sul miglioramento delle manutenzioni delle pavimentazioni (0,53%) sulla base di quanto fatto rispetto al 2020. Un atto dovuto, ha precisato la concessionaria autostradale, perché previsto nel piano transitorio con il ministero, ma che non ha trovato attuazione, come del resto previsto, in quanto lo stesso piano non è stato ancora approvato. E dunque, per il quarto anno consecutivo, i prezzi al casello restano congelati.

Una buona notizia per l’utente che, in tempi di realizzazione della terza corsia, ha visto ripetutamente alzarsi i costi in autostrada. Il momento peggiore è stato il quadriennio 2011-14. Nel 2011 in A4 si toccò il +13,58%, nel 2012 il +12,93%, nel 2013 il +12,63%, nel 2014 il +7,17%, prima che, in piena crisi economica, il ministro Maurizio Lupi ponesse un freno.

Guardando ai biglietti del 2010, chi viaggia in autostrada da Trieste a Udine Sud si trova oggi a pagare il +64% (da 2,5 a 4,1 euro), da Trieste a Venezia Est il +56% (da 7,2 a 11,2 euro), da Trieste a Redipuglia il +63% (da 0,8 a 1,3 euro), da Udine Sud a Palmanova il +55% (da 1,1 a 1,7 euro). Autovie da parte sua non commenta la decisione del governo, ma in sede non c’è comunque alcuna sorpresa. Non dopo una decisione che riguarda il 98% della rete autostradale nazionale.

L’unico adeguamento, informa il ministero, riguarda infatti la tratta della A21 gestita da Autovia Padana (sulla Piacenza-Brescia è stato riconosciuto il +5,45%), quindi solo 105 chilometri su un totale di oltre 6.000 di rete autostradale a pedaggio. Via comunicato Roma precisa che la conferma delle tariffe vigenti riguarda le autostrade gestite dalle società per le quali è in corso l’aggiornamento/revisione del rapporto concessorio.

Ogni variazione sarà applicata esclusivamente alla definizione dei nuovi contratti che dovranno recepire il regime tariffario previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti. Quanto alle tratte con concessioni scadute (è il caso di Autovie), è prevista la sospensione degli adeguamenti tariffari fino al perfezionamento del nuovo rapporto concessorio. Per la società regionale si tratta ora di completare l’iter che porta alla Newco interamente pubblica che consentirà di evitare la gara europea e di mantenere a Nordest la gestione della rete. Poco prima di Natale è arrivato l’importante via libera del Cipess, ma vanno messi insieme altri tasselli: l’accordo interministeriale con Fvg e Veneto, la registrazione della Corte dei conti, la patrimonializzazione della Newco e la liquidazione dei soci privati di Autovie

Argomenti:trasporti

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto