Scontro sulla A23: una macchina si rovescia, muore il conducente. Ecco chi era la vittima
Incidenti a catena in serata: prima un tamponamento che coinvolge tre mezzi, poi lo schianto fatale a al gemonese Fulvio Zilli

Gli schianti, a ripetizione. Le sirene dei mezzi di soccorso. Le prime auto in colonna fino alla formazione di un serpentone che avrebbe tenuto bloccata l’autostrada per due ore.
Erano da poco passate le 19 di venerdì 13 dicembre quando lungo l’autostrada A23 sono accaduti incidenti a catena. Scarso l’accesso alle possibilità di informazione.
Gli automobilisti sono rimasti bloccati e le prime voci su quanto era accaduto sono via via diventate certezza. Un triste corteo ha illuminato il tratto di strada in cui, a poca distanza da casa, un uomo di Gemona ha perso la vita in seguito al più grave degli incidenti verificatisi in serata.
Lo stesso ha visto coinvolte quattro auto. La vittima si chiamava Fulvio Zilli, 67 anni, di professione elettricista, residente a Gemona. È padre di Simone Zilli, vigile del fuoco. È sempre stato una persona molto attiva nella comunità. Per tanti anni ha collaborato come organizzatore dell'evento "Fiorentina sotto le stelle".
Lungo l’A23, camion e autovetture in fila, l’unica corsia disponibile, causa lavori in corso, intasata. Al principio della coda, al chilometro 38, in direzione Gemona-Udine, ecco i mezzi incidentati, tutt’attorno gli addetti ai lavori accorsi.
Vigili del fuoco, addetti del 118, i primi giunti sul posto rapidamente, i tempi di spostamento abbreviati grazie alla loro casuale presenza, al momento dell’accaduto, a tre chilometri di distanza.
Poco prima del tragico scontro, infatti, una squadra di pompieri si era portata sul medesimo tracciato autostradale per soccorrere gli occupanti di altri veicoli. Sarebbero stati protagonisti di uno scontro, parrebbe, slegato da quello successivo.
E dagli esiti, almeno questo, non gravi. Per quanto ancora da chiarire, la dinamica del secondo incidente (in ordine temporale) avrebbe condotto al ribaltamento di una vettura, forse quella della stessa vittima.
Sarà la polizia stradale a sbrogliare dinamica, cause e responsabilità della catena di tamponamenti costata la vita all’uomo. A complicare la ricostruzione alcune testimonianze che parlerebbero di una persona investita. Nel decesso del cittadino gemonese, ad ogni modo, la triste e oggettiva conclusione dei fatti.
Nel bollettino dell’incidente, da segnalare anche un ricovero in pronto soccorso, in codice verde. Le altre persone avrebbero invece rifiutato ulteriori cure rispetto a quelle prestate in loco dagli operatori del 118. Per le due ore successive, grande il lavoro a cui sono stati chiamati gli addetti ai lavori intervenuti per liberare la strada da quanto rimasto delle automobili.
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