Scooter multato a Lecce, ma è in un garage a Maniago: il proprietario riceve due verbali
Rotto e privo di manutenzione, il mezzo è fermo in attesa di rottamazione ma la targa (evidentemente clonata) è stata immortalata mentre il ciclomotore fuggiva da un posto di controllo
Un ciclomotore fermo da anni in garage a Maniago e non funzionante “compare” improvvisamente a Lecce e sfugge all’alt intimato dalle forze dell’ordine. Potrebbe trattarsi di un errore di trascrizione di targa, ma anche di un’autentica clonazione quella segnalata da un residente della cittadina del coltello: il malcapitato si è visto recapitare due verbali amministrativi perché lo scorso ottobre avrebbe zigzagato pericolosamente in una delle piazze centrali del capoluogo pugliese pur di scappare da una pattuglia della polizia municipale.
Una delle contestazioni riguarda la circolazione senza la prescritta revisione del mezzo. A cui si aggiunge la decurtazione di tre punti patente. Peccato che il motorino di cui stiamo parlando giaccia da tempo inutilizzato in un box di Maniago. Rotto e privo di manutenzione, il veicolo a due ruote è fermo in attesa di rottamazione. Come se non bastasse, il proprietario non si è mai recato a Lecce.
Il giorno dell’asserita fuga dal posto di controllo, il corregionale stava regolarmente operando in un’azienda della zona, come attestato dal datore di lavoro. In un primo momento l’uomo ha provato a contattare il comando dei vigili in Puglia per spiegare l’accaduto. Nulla da fare: secondo gli uffici in assenza di elementi formali, la multa resta valida. Così che il maniaghese si è rivolto all’avvocato Fabiano Filippin.
Sono quindi stati depositati un ricorso ufficiale e un esposto alla Procura della Repubblica. Fatalità vuole che a occuparsi del caso sarà un funzionario che la nostra provincia la conosce davvero bene: la competenza ricade infatti su Domenico Natalino Manno che sino allo scorso ottobre era a capo della Prefettura di Pordenone e che ora è stato trasferito proprio a Lecce.
Non è escluso che qualcuno abbia volutamente usato quel numero di contrassegno identificativo sapendo che il ferrovecchio originale non sarebbe mai più uscito su strada.
Ai tempi di internet non è la prima volta che, grazie a una serie di informazioni incrociate e raccolte in modo abusivo, vengano poi organizzate truffe varie.
Come successo di recente a una donna del mandamento di Spilimbergo che per caso ha scoperto di aver attivato una polizza Rca auto a Napoli. La signora ha sporto denuncia ai carabinieri della città del mosaico, anche in questo caso assistita da Filippin.
Un ignoto ha stipulato a suo nome un’assicurazione in Campania, ovviamente con dati veri ma firme false. L’inghippo è emerso dopo ben due richieste di risarcimento danni.
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