Scrive al ladro: «Rendimi le foto rubate»

FONTANAFREDDA. È' un appello accorato quello che l’ex vicesindaco e assessore di Fontanafredda Pietro Nadin ha rivolto al ladro che nel fine settimana si è introdotto in casa sua, a Ranzano, mettendola a soqquadro. Il messaggio, lanciato attraverso la sua pagina Facebook, sta rimbalzando a suon di condivisioni tra le varie bacheche personali e di gruppo del social network, accompagnato da moltissime manifestazioni di solidarietà nei confronti di chi è stato ingiustamente derubato.
«Un appello indirizzato a te – scrive Nadin, rivolgendosi al ladro – che con tanta forza ti sei introdotto a casa mia quando non c’ero e hai preso quello che ti piaceva. Hai preso una scatolina di colore azzurro: si tratta di una memoria esterna al personal computer contenente foto e documenti, una testimonianza di un percorso di oltre 35 anni di attività. Vicende legate a innumerevoli iniziative, che per te non hanno nessun valore, ma per noi sono un pezzo di storia paesana. Ora almeno abbi il buongusto di farci ritrovare in qualche angolo la nostra storia». Al messaggio è allegata la fotografia di questo dispositivo, così prezioso perché custode dei ricordi di una vita. Scatti rubati nella foga del momento, che per chi li ha sottratti non hanno alcun significato emotivo, men che meno economico.
A scoprire l’appartamento violato era stato lo stesso Nadin, rincasato nel cuore della notte dopo l’appuntamento “sotto le stelle” in piazza a Ranzano organizzato dall’omonima associazione di cui l'’x amministratore è presidente (la stessa che promuove, verso fine anno, l’apprezzata Festa del pane). Mentre lui si dava da fare per la comunità, i soliti ignoti si sono introdotti in casa sua, dove hanno rubato due catenine d’oro e il personal computer, compresa appunto la memoria esterna contenente i dati delle sue numerose attività, anche quelle svolte mentre ricopriva l’incarico di assessore.
«Ti dai tanto da fare, fai venti ore consecutive di lavoro, rientri stanco a casa e la trovi sottosopra – si era sfogato Nadin nelle ore seguenti l’episodio, sempre su Fb –. Ti rubano gli affetti più cari, i ricordi dei tuoi defunti genitori e le collanine della tua comunione e poi, non contenti, portano via il computer e la memoria esterna con i dati e foto di oltre 35 anni di storia». L’appello mira a colpire la sensibilità del ladro, ma in realtà è rivolto a tutti i concittadini: il malvivente, colto da rimorso, potrebbe decidere di abbandonare il dispositivo da qualche parte, confidando nel fatto che qualcuno lo ritrovi e lo restituisca al legittimo proprietario.
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