Scrosoppi senza contagiati Liste d’attesa sbloccate: altri ospiti pronti all’ingresso

TOLMEZZO

«Siamo stata la prima casa di riposo colpita dalla seconda ondata della pandemia, siamo la prima a uscire da un momento difficilissimo». Andrea Marzona, dal 2016 presidente dell’Asp San Luigi Scrosoppi di Tolmezzo, non fa giri di parole. Si lascia alle spalle mesi dolorosi, per il decesso di 45 ospiti (di cui 26 positivi al Covid), e complicati sul fronte della gestione, con il picco di contagi di ospiti e operatori e le maggiori esigenze di sicurezza. Alla Scrosoppi sabato sarà inaugurata la stanza degli abbracci, momento che diventerà lo spartiacque tra l’emergenza e la ripartenza. Perchè nella casa di riposo di Tolmezzo si sta ritornando lentamente alla normalità. A cominciare da domani, quando nella residenza per anziani faranno ingresso nuovi ospiti, perché l’Asp è ritornata “Covid-free” e dunque non conta alcun contagiato, né tra gli ospiti né tra il personale.

La Scrosoppi dunque sblocca la lista d’attesa e ricomincia ad accogliere assistiti, poche persone (il numero non viene precisato). In tempi di coronavirus, la procedura prevede che i nuovi ospiti siano sottoporsi a due tamponi in 14 giorni e l’isolamento per quel lasso di tempo. Se dopo due settimane il test darà esito negativo, l’assistito potrà fare il vero e proprio ingresso nella residenza. Al momento alla casa di riposo su 166 posti letto autorizzati, 122 sono quello occupati e quindi restano a disposizione 44 posti.

Prosegue anche la campagna di vaccinazione a ospiti e operatori. Tra gli anziani in 98 hanno ricevuto la prima dose del vaccino, mentre la seconda, quella che porterà a termine l’immunizzazione, è programmata per lunedì 8 febbraio. Una valutazione di tipo medico ha stabilito di non fare ancora l’iniezione agli altri 24 assistiti. Tra il personale, 150 persone, l’adesione alla vaccinazione si aggira tra il 50 e il 60 per cento e le iniezioni vengono eseguite dall’Azienda sanitaria.

«Abbiamo superato una fase critica – afferma Marzona – e devo ringraziare il direttore generale, Annalisa Faggionato, il suo braccio destro, Antonio Cianchelli, e il suo braccio sinistro, cioè tutti i 150 dipendenti impegnati all’Asp. Riteniamo che il momento più brutto sia alle spalle, la battaglia è certamente ancora lunga, nulla e nessuno ci restituirà mai le persone che ci hanno lasciato, ma la forza ce la stanno dando le persone che restano e alle quali stiamo dedicando tutte le nostre energie. La Scrosoppi si sostiene grazie alle entrate derivanti dalle rette – conclude il presidente – e per noi riaprire la residenza a nuovi ospiti è dunque un momento importante, che segna la ripartenza». La Scrosoppi, come tutte le case di riposo colpite dal virus, fa i conti con perdite economiche pesanti che non saranno coperte dall’aumento delle rette di due euro al giorno. Alla Regione sono stati inviati i conti e dalla Regione si attende di sapere come saranno distribuiti gli 11 milioni messi a disposizione per l’emergenza. —



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