Scuola e lavoro, “scambi” con Austria e Slovenia

Presentato il progetto Alpe Adria Attitude, previsti stage per studenti a Klagenfurt e Nova Gorica
Bumbaca Gorizia 30.01.2017 Comune progetti alternanza scuola lavoro © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 30.01.2017 Comune progetti alternanza scuola lavoro © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Per la prima volta viene avviato a Gorizia un progetto internazionale di alternanza scuola/lavoro che permetterà ad alcuni studenti delle scuole superiori di Klagenfurt, Nova Gorica e del capoluogo isontino di effettuare stage in alcune strutture convenzionate nei tre Paesi.

Ieri in municipio sono stati accolti i primi quattro studenti austriaci arrivati a Gorizia per il progetto sostenuto dal vicesindaco Roberto Sartori, dall’assessore al Welfare, Silvana Romano, dal consigliere comunale Franco Hassek, dal dirigente dell’Istituto Cossar-Da Vinci, Claudio Riavis, da Martina Bonfiglio, responsabile del progetto dalla parte austriaca e da Miran Saksida, referente per il Centro scolastico di Nova Gorica. «Oggi si concretizza un percorso avviato il primo dicembre a Klagenfurt con la firma di un memorandum per l’alternanza scuola/lavoro, che permetterà di impiegare per tre mesi quattro ragazzi a Villa San Giusto e nell’asilo di via Pasubio», ha esordito il vicesindaco Sartori, facendo presente che sono stati anche presi contatti in questi giorni con una nuova scuola superiore interessata al progetto. Come spiegato da Bonfiglio, questa iniziativa si chiama “Alpe Adria Attitude” e si inserisce in un quadro più ampio di scambi a cui partecipano anche la Camera di commercio Venezia Giulia e l’organismo europeo Euregio, con cui si vogliono promuovere altri stage nelle imprese del Goriziano. Per Saksida, «è solo l’inizio, vogliamo continuare con progetti sempre più grandi che vadano in questa direzione», obiettivi confermati anche Riavis del Cossar-Da Vinci. Hassek a sua volta sta avviando una collaborazione internazionale sul genere di Alpe Adria attitude con una scuola media. «Il futuro è questo», ha chiosato l’assessore Romano, che ha parlato di «strutture assistenziali che seguono normative diverse, ma che vanno viste in rete nel circuito Alpe Adria, come ormai chiedono i cittadini». (e.ma.)

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