Scuola in lutto: è morto il preside dello Stellini di Udine

Giuseppe Santoro aveva 59 anni ed era alla guida del liceo classico cittadino dal 2012. Erea ricoverato all’ospedale di San Daniele per l’aggravarsi di un quadro che lo provava da tempo. Una personalità forte e poliedrica quella di Santoro, un uomo che si impegnava a 360 gradi nella scuola, con passione.

UDINE. La scuola friulana è in lutto. Dopo una lunga malattia ieri pomeriggio si è spento all’età di 59 anni il preside dello Stellini, Giuseppe Santoro. “Pino”, come lo chiamavano gli amici, fino a 20 giorni fa era in mezzo ai ragazzi, fra le aule dell’istituto di piazza Primo maggio, il luogo al quale si è dedicato con tutta l’anima e ha dato tutto.

Poi il ricovero all’ospedale di San Daniele e l’aggravarsi di un quadro che lo provava da tempo. Una personalità forte e poliedrica quella di Santoro, un uomo che si impegnava a 360 gradi nella scuola, con passione.

Per esempio, dopo il suo arrivo al liceo classico Stellini, il sito della scuola ha cambiato volto poiché proprio Santoro aveva progettato la pagina, che continuava a curare con minuziosità. Ogni giorno una frase celebre di un autore latino o greco augurava il benvenuto ai visitatori e ieri era toccato a Seneca questo compito: «Sarà mia cura restituirti a te stesso migliore di come ti ho ricevuto». E migliori parole forse non c’erano per condensare lo slancio che Santoro ha sempre messo nel suo lavoro.

La sua esperienza professionale comincia nel 1978 come impiegato della ditta Meucci di Padova (vendeva prodotti chimici per l’enologia), quando ancora era uno studente di Lettere all’università di Padova. Nel frattempo parte per il servizio militare nell’aeronautica.

Dal 1984 al 1987 lavora alla Carnica assicurazioni. Dopo la laurea, conseguita con il massimo dei voti e la lode, Santoro si abilita all’insegnamento in materie letterarie, latino e storia. Insegna al Linussio di Codroipo, al Ceconi di Udine, al Marinoni, al Convitto di Cividale, al D’Aronco di Gemona, città dove poi approda anche al Magrini. Parallelamente muove i passi anche nel mondo del sindacato, arrivando a ricoprire per 16 anni, fra il 1988 e il 2004, il ruolo di segretario generale della Flc Cgil di Udine.

Nel 2005 il primo incarico di presidenza, all’Isis Manzini di San Daniele. È quindi passato in diversi istituti fino ad approdare, nel 2012, al liceo classico Stellini. Una scuola in cui credeva moltissimo alla quale ha dato una spinta di modernità, grazie anche alle sue doti informatiche che metteva al servizio di tutti, studenti, insegnanti e personale dell’istituto. Fra le sue poliedriche passioni c’era pure quella giornalistica, che l’ha portato alla carica di vicedirettore della rivista Educazione&Scuola.

A proposito del suo amore per lo Stellini, di recente Santoro ha scritto: «Il liceo classico vive in tutta Italia un momento di difficoltà, che preoccupa chi, come il sottoscritto, è convinto che il nostro Paese non possa rinunciare alla cultura classica.

Su questo abbiamo cercato, come liceo, di interrogarci, promuovendo anche iniziative culturali che riportassero al centro della nostra comunità l’istituto e le sue straordinarie potenzialità. Per questo abbiamo invitato Pierluigi Cappello, l’ex stelliniano Nico Naldini, promosso lezioni di civiltà classica aperte alla città, partecipato a eventi come “Classici contro 2015”, ricordato figure eminenti come l’ex preside Vigevani, senza dimenticare la cultura scientifica. Basti pensare che ex stelliniani sono due quasi premi Nobel della medicina, Mauro Ferrari, nanotecnologo, direttore del terzo centro di ricerca più grande negli Stati Uniti e Giacomo Rizzolatti, vincitore del Brain Price, scopritore dei neuroni specchio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto