Scuola Mazzini, pochi iscritti a rischio la prima

UDINE. A rischio, per il prossimo anno scolastico, l’attivazione della prima classe alla primaria Mazzini di Godia. Le iscrizioni, infatti, non raggiungono il numero minimo di 15 alunni previsti dalla normativa in vigore e così il sindaco e l’assessore all’Istruzione corrono ai ripari chiedendo una deroga al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame.
Secondo i dati forniti al Comune dal dirigente scolastico del primo istituto comprensivo, al quale la elementare Mazzini fa capo, per il 2014-15 la classe prima raggiunge i dieci allievi, ai quali probabilmente se ne potrebbero aggiungere altri due attualmente in fase di trasferimento da un’altra regione.
«Sono a conoscenza del numero minimo di 15 unità che la normativa prevede per la concessione di una classe di scuola primaria – scrive il sindaco nella lettera indirizzata alla Beltrame –, ma in questo caso una deroga sarebbe necessaria per evitare che questa realtà venga penalizzata. Se la prima non si formerà si innescherebbe un effetto domino, in quanto i genitori che hanno altri figli frequentati le classi successive, per ovvi motivi organizzativi familiari, li trasferirebbero in altre sedi mettendo in atto un’azione di svuotamento senza ritorno».
Un danno, quindi, sia per i bambini, che potrebbero non frequentare la primaria di quartiere dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia, sia per i fratelli maggiori, costretti a cambiare istituto a scapito della continuità didattica.
La Mazzini si trova in via Bariglaria, nella periferia Nord del comune di Udine, lontana da altre realtà scolastiche cittadine, ed è il punto di riferimento per il quartiere di Godia e quello di Beivars. Mamme e papà hanno espresso direttamente al sindaco e all’assessore Basana la paura che la prima classe non venga attivata.
Già in passato avevano dato vita all’“Associazione genitori Mazzini” proprio per sostenere la scuola e inserirla in molte iniziative territoriali, visto che rappresenta un importante punto di aggregazione e motivo di incontro per gli stessi genitori.
Qui, da diversi anni, sono state attivate cinque classi che usufruiscono di una sede storica da poco ampliata, con un’estensione del fabbricato che ospita ora una funzionale mensa scolastica. «Le scuole più vicine, Carducci e Friz – spiega l’assessore Basana –, non sono raggiungibili con un mezzo pubblico diretto e questo costringerebbe i genitori ad organizzarsi con mezzi propri».
A tutto questo si aggiunge il caso di una madre di un allievo «che usufruisce della legge 104/92 con problemi di deambulazione, che abita nella stessa via della sede Mazzini ed è sprovvista di auto. Le chiedo quindi, senza voler interferire nelle sue competenze – conclude il sindaco nella lettera inviata al direttore dell’Ufficio scolastico regionale –, di tenere in considerazione questa mia richiesta cercando, per quanto possibile, di confermare la classe prima per creare continuità di frequenza anche ai fratelli già presenti».
La diminuzione delle iscrizioni dovrebbe riguardare soltanto il prossimo anno scolastico. «C’è stato un calo demografico – conclude Basana – che ha comportato un minor numero di bambini all’ultimo anno della materna, ma che, dati alla mano, non si verificherà per i prossimi anni».
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