Scuola, oltre 1.500 gli iscritti al Comprensivo di Tavagnacco

La dirigente Laura Bertoli: l’istituto va alla grande e si conferma uno dei primi in Friuli Venezia Giulia I gioielli delle sezioni sportiva e musicale. Dallo sportello con lo psicologo al servizio “Fuori classe”
Di Margherita Terasso

TAVAGNACCO. Numeri stabili, frutto di una leggera contrazione nella scuola secondaria di primo grado e un lieve aumento in quella primaria. L’Istituto comprensivo di Tavagnacco resta il fiore all’occhiello del Comune, non solo osservando i dati relativi alle iscrizioni all’anno scolastico 2017-2018, ma anche dal punto di vista delle possibilità offerte agli alunni.

Sono 317 gli iscritti alla scuola dell’infanzia, 699 alla primaria e 490 alla scuola media, per un totale di 1.506 bambini.

«L’Istituto comprensivo va alla grande e si conferma anche per il prossimo anno uno dei primi in regione, non sono per numero di alunni frequentanti, ma anche per qualità e ricchezza dei percorsi formativi realizzati», commenta la dirigente, Laura Bertoli.

Le scuole d’infanzia (Adegliacco, Colugna, Feletto, Tavagnacco) accoglieranno 112 piccoli, 105 medi e 100 grandi, per un totale di 13 sezioni. Numeri alti anche per primarie di Adegliacco, Colugna, Feletto, Tavagnacco, con 142 alunni nelle classi prime (127 l’anno scorso), 127 nelle seconde, 149 nelle terze, 139 nelle quarte e 142 nelle quinte.

Alla scuola media di Feletto si sono iscritti in prima 138 studenti, per 7 classi: erano 178 nell’annata 2016-2017, con 8 classi. «Sono oscillazioni naturali, che si ripetono nel tempo», precisa la dirigente.

L’Ic è noto, tra l’altro, per le sue sezioni sportiva e musicale. «Saranno confermate tre classi per ogni indirizzo – continua –. Per entrambe non abbiamo potuto, purtroppo, accogliere tutte le richieste».

Cosa mette in campo la realtà scolastica di Tavagnacco? L’obiettivo è di prendersi cura della crescita dello studente. E se dal punto di vista più personale è da poco attivo lo sportello di consulenza con lo psicologo (la dottoressa Chiara Leita) rivolto ai ragazzi delle medie, i genitori di tutti gli alunni dell’istituto e anche gli insegnanti; dal punto di vista scolastico il percorso formativo prosegue anche fuori dell’orario di lezione.

A febbraio, sempre per i ragazzi delle medie, è cominciato il doposcuola, servizio che ha come obiettivo il supporto nello svolgimento dello studio pomeridiano, accompagnato anche da attività, chiamate “Fuori classe”, di socializzazione.

Il Comune è parte attiva di questa iniziativa e ha infatti offerto a ragazzi, con più di 16 anni e con un corso di animatori alle spalle, la possibilità di affiancare gli educatori della cooperativa Aracon (ditta affidataria del servizio) nel doposcuola.

«Sono molto felice di come stanno andando le cose – conclude Bertoli –. La rete che è stata creata nel tempo tra scuola, associazioni e amministrazione è davvero eccezionale».

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