Scuole, la nuova mappa con 45 istituti comprensivi

Saranno richieste deroghe per i casi di sovra e sotto-dimensionamento. Non hanno i numeri 10 strutture e altrettante superano il limite di alunni.
20050910 - PISTOIA - edu - SCUOLA: GELMINI; TEMPO PIENO, NON PREVEDO PROBLEMI - Alunni in aula in una scuola elementare di Pistoia, in una scuola d'archivio. La domanda di ''tempo pieno'' da parte delle famiglie ''sara' assolutamente soddisfatta''. Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Per il ministro, con la riforma della scuola secondaria superiore sara' aumentato il numero delle ore sia di inglese, sia di una seconda lingua. LUCA CASTELLANI/ANSA /KLD
20050910 - PISTOIA - edu - SCUOLA: GELMINI; TEMPO PIENO, NON PREVEDO PROBLEMI - Alunni in aula in una scuola elementare di Pistoia, in una scuola d'archivio. La domanda di ''tempo pieno'' da parte delle famiglie ''sara' assolutamente soddisfatta''. Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Per il ministro, con la riforma della scuola secondaria superiore sara' aumentato il numero delle ore sia di inglese, sia di una seconda lingua. LUCA CASTELLANI/ANSA /KLD

UDINE. Sono 45 gli istituti comprensivi individuati nella nuova mappa organizzativa delle scuole friulane. Parola d’ordine? Accentramento. Infatti, le amministrazioni comunali che hanno redatto i singoli Piani hanno scelto istituti di grandi dimensioni nel segno della razionalizzazione economica così da poter investire il surplus nella didattica.

Il piano provvisorio, già condiviso dalla giunta provinciale, sarà consultabile on line sul sito della Provincia (www.provincia.udine.it) fino a lunedì 28 novembre. Secondo il Piano provvisorio, la provincia di Udine risulterebbe suddivisa in 44 istituti comprensivi (25 esistenti e 19 di nuova costituzione) più un istituto omnicomprensivo voluto dal Comune di Lignano Sabbiadoro nell’intento di far convergere in un’unica realtà scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado come pure l’istituto tecnico economico per il turismo “Savorgnan di Brazzà”. L’obiettivo seguito dai Comuni nella stesura dei singoli Piani è la razionalizzazione economica e dunque è stata privilegiata la via dell’aggregazione di più autonomie.

Ma dall’accentramento nascerebbero casi di istituti comprensivi sovradimensionati rispetto al limite massimo di 1.200 studenti imposto dalla delibera regionale “Indirizzi, criteri e procedure per la redazione dei piani provinciali e del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica del Fvg”. A derogare alla norma sono l’istituto comprensivo di Codroipo (1.874 studenti), Campoformido e Pozzuolo (1.368), primo, terzo e quinto istituto comprensivo di Udine (rispettivamente 1.410, 1.416 e 1.436), Dignano, Ragogna, Rive D’Arcano, San Daniele del Friuli (1.348) e l’istituto che riunisce i circoli didattici di Amaro, Cavazzo Carnico, Verzegnis e Tolmezzo (1.284). Viceversa, alcune realtà hanno previsto strutture che non raggiungerebbero i limiti minimi.

Si tratta degli istituti di Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna (366) e Comeglians, Forni Avoltri, Ovaro, Prato Carnico, Rigolato (374), ma anche Martignacco con 436 allievi. «Valuteremo la modalità più idonea per gestire al meglio questi casi specifici anche con la proposta di un’eventuale deroga ai limiti regionali per accogliere le richieste dei Comuni – ha detto l’assessore all’istruzione, Elena Lizzi –. Con questa manovra si eliminerebbero sul territorio della Provincia di Udine dieci autonomie. I Direttori dei servizi generali e amministrativi e i presidi dovrebbero quindi affrontare importanti cambiamenti». Un’evoluzione che non peserà su alunni e famiglie giacché la nuova organizzazione ha ricadute unicamente sul piano amministrativo.

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