Scuole nel mirino da Pordenone a Sacile

Vetrate rotte, furti di biciclette, videoproiettori e computer: i dirigenti fanno la conta dei danni

PORDENONE. Furti nelle scuole: sono capitati a Pordenone, Azzano Decimo e Sacile. La video-sorveglianza non basta, perché i balordi che rubano le biciclette di giorno e di notte sono degli “habituè” nei perimetri della recinzione del liceo Grigoletti.

«Ci sono sensori dell’allarme e videocamere accese quando sono sospese le attività didattiche – ha spiegato la dirigente Ornella Varin –. Le intrusioni sono frequenti e abbiamo anche avuto una vetrata rotta, ma la parte colpita è quella del parcheggio delle biciclette».

Le telecamere restano spente, per rispetto della privacy, durante le ore di lezione oppure dell’attività didattica. È diventato facile come un gioco da ragazzi, entrare nell’oasi verde del Grigoletti.

L’installazione delle telecamere con la regia della Provincia di Pordenone, qualche anno fa, sembrava avere azzerato le invasioni notturne degli intrusi.

La tregua armata è quella interna. «Non abbiamo subito furti all’interno della scuola – ha precisato il vertice Varin –. Anche perché non c’è nulla da rubare».

I ladri hanno razziato, invece, due volte la primaria Rosmini nel 2014. «Rubati videoproiettori, pc e tablet – aveva sporto denuncia in questura il capo di istituto Nadia Poletto –. Il secondo danno è stato quantificato in 5 mila euro».

Si aggiungeva al conto spese una finestra rotta, serrature divelte. I ladri erano andati a colpo sicuro e avevano tentato di smontare una lavagna Lim: la seconda volta che l’ic Sud era finito nel mirino dei balordi.

Il primo colpo era stato messo a segno alle medie di via Vesalio in febbraio 2014 e la mano, secondo gli inquirenti al timone le indagini, poteva essere la stessa. Nella Rosmini hanno aperto cassetti, scardinato armadi, rovistato in ogni angolo.

«Inutile nascondere la situazione – la dirigente Poletto aveva denunciato –. Servono misure urgenti».

Nella razzia nella scuola Drusin in via Vesalio sono stati trafugati 12 computer e il danno è stato quantificato intorno ai 10 mila euro. Poi, lo studente colpevole era stato scoperto e il materiale recuperato.

Altra scuola e scenari diversi: nell’istituto comprensivo di Azzano Decimo i micro furti sono stati quelli di un bidello “manolesta”. Colto sul fatto, l’ausiliario era finito nella doppia inchiesta ammnistrativa e giudiziaria.

Il bidello, poi, non è stato licenziato dalla commissione disciplinare che gli ha inflitto il blocco del salario per qualche mese. Era stato scoperto dal dirigente nel momento in cui caricava nell’auto 8 rotoli di salviette: trafugati dall’istituto.

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