«Se lo reintegrate qui, scoppia la rivolta»

Una e-mail dell’ex comandante Zobrist fa capire il peso della vicenda sulla gestione degli uomini

AVIANO. «Avere Wilkerson nuovamente in servizio attivo ad Aviano, anche per un giorno, avrebbe un enorme impatto negativo sul morale ed invierebbe un messaggio molto negativo su quanto seriamente prendiamo in considerazione gli episodi di violenza sessuale nell’Air Force, mettendo potenzialmente in discussione l’efficacia del nostro sistema di giustizia militare».

Parola dell’ex comandante americano di Aviano, il brigadiere generale Scott Zobrist, il quale s’è trovato lo scorso anno a gestire la “patata bollente” dell’affaire Wilkerson. Tali considerazioni sono contenute in una mail inviata da Zobrist al suo superiore, il generale Craig Franklin, che di lì a poco avrebbe “graziato” il tenente colonnello James Wilkerson, azzerando la condanna della corte marziale statunitense per l’accusa di violenza sessuale.

Valutazioni profetiche,considerando l’impatto che ha avuto, non solo nelle forze armate statunitensi, la decisione assunta da Franklin: un’ondata di polemiche che ha coinvolto lo stesso Congresso Usa, spaccatosi sulla gestione di questa delicata questione.

La mail di Zobrist fa parte di una serie di comunicazioni intercorse tra il brigadiere generale, comandante del 31°Fighter wing di Aviano tra l’aprile del 2011 e lo scorso maggio – attualmente è direttore del piani e programmi nella base americana di Langley-Eustis – ed il generale a tre stelle Franklin, comandante delle forze statunitensi in Europa.

Zobrist era preoccupato dagli esiti di un possibile azzeramento della sentenza di condanna. Un timore più volte espresso al proprio superiore, il quale, tra le righe aveva già esplicitato la propria volontà. Le mail sono state ottenute attraverso il Foia, la legge sulla libertà d’informazione statunitense. A dare enfasi allo scambio di missive elettroniche il quotidiano indipendente “Stars and stripes”.

Di più. Dalle comunicazioni tra Franklin e il capo di stato maggiore dell’Air Force, Mark Welsh, si evince una chiara conoscenza d’ambo le parti sulle possibili ripercussioni della decisone d’azzerare le sentenza e reintegrare in servizio Wilkerson.

I documenti mostrano che Franklin credeva Wilkerson innocente («Dormo molto bene, sapendo che ho fatto la scelta giusta«), ma anche che il tenente colonnello è un ufficiale molto considerato in quanto a capacità militari: una “superstar” nell’Air Force, com’era stato definito lo scorso anno Wilkerson dai media Usa.

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