Semafori e multe a Porcia: «Si punta sulla rotonda»
PORCIA. Contasecondi sì o no, questo il dilemma di fronte al quale si trova l’esecutivo purliliese, chiamato più in generale a decidere le sorti del Siriored all’incrocio nei pressi del Garage Venezia sulla Pontebbana.
Dopo i vari botta e risposta del periodo elettorale, dove il dispositivo di controllo delle infrazioni semaforiche è stato tra gli argomenti più gettonati, la Giunta Gaiarin dovrà ora stabilire il da farsi. L’obiettivo finale è l'eliminazione delle lanterne semaforiche in favore di una rotonda, ma le tempistiche per la concretizzazione di quest'opera, che richiederebbe oltretutto un investimento di almeno un milione di euro, non si profilano brevi.
Di qui la proposta – la cui paternità è contesa tra Elisa Barbuto del gruppo misto e Porcia Bene Comune, lista civica collegata alla maggioranza Pd – di dotare il semaforo, in attesa della rotatoria, di un display contasecondi. Un modo per alzare il livello d’attenzione degli automobilisti “distratti”. A tal proposito, Barbuto ha depositato una mozione.
Tra meno di un anno, ad aprile 2016, il contratto che lega il Comune di Porcia al gestore del Siriored scadrà: valutando l’opportunità di rinnovarlo non si potrà non tenere presente che il dispositivo garantisce ai conti pubblici una bella boccata d’ossigeno, con una previsione d’entrata, per il 2015, di 250 mila euro.
«Siamo contrari al “fare cassa”, ma vorremmo eliminare l’apparecchiatura realizzando la rotatoria – chiarisce l’assessore alla Viabilità Alberto Bortolin –. Terminati i tre anni di contratto, le telecamere saranno di proprietà del Comune di Porcia: valuteremo allora se continuare ad avvalerci del servizio. Potremmo anche accenderle a singhiozzo, come incentivo a rispettare il rosso semaforico».
Entrando nel merito della più attuale questione legata al contasecondi, Bortolin spiega: «Stiamo valutando se ne valga la pena, considerando che il Siriored non sarà spento neppure con l’eventuale presenza del display numerico».
Il “count down”, ricorda l’assessore, non è omologato dal Codice della strada. Dunque, in caso di incidenti, il Comune potrebbe essere chiamato a rispondere della sua installazione. «Noi del Pd – ricorda – lo avevamo chiesto quando sedevamo in minoranza. Ci era stato risposto, appunto, che non è previsto dal Cds». Non si tratta di una scusa, sottolinea Bortolin.
L’altra ragione per porsi il dubbio se valga o meno la pena di installare il contasecondi è di natura economica: «Parliamo di una spesa di 20-25 mila euro, per un apparecchio che rischia di diventare inutile velocemente, considerato il progetto della rotonda, che mi auguro possa essere messo in piedi entro l’anno».
Per stringere i tempi e ridurre i costi, Bortolin propone un tavolo tra i sindaci dei comuni attraversati dalla Pontebbana, da Zoppola a Sacile.
«É necessaria una progettazione condivisa degli interventi da eseguire, con l’aiuto economico della Regione, su questa arteria stradale: consentirebbe di abbassare la spesa degli appalti, affidando più lavori in un unica soluzione».
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