Semafori e sbarre sulla strada di Cazzaso: lavori alla via di fuga
Tolmezzo, la Regione stanzia 450 mila euro per gli interventi urgenti. L’opera collegata al pericolo di frana, da finire entro l’anno

Sarà sistemata a breve la strada comunale di via Monte Cengio, che rappresenta l’unica via di fuga nel caso in cui la storica frana di Cazzaso dovesse muoversi più decisa al punto da richiedere l’evacuazione degli abitanti.
E saranno installate sulle vie principali sbarre telecomandate da remoto e tre semafori che scatteranno con determinati alert.
La Regione ha autorizzato il Comune di Tolmezzo a realizzare l’intervento urgente, a salvaguardia della pubblica incolumità, di adeguamento della via di fuga per cui assegna al Comune un finanziamento di 450 mila euro. Vanno tagliati sulla strada di via Monte Cengio gli alberi di alto fusto per evitare ostruzioni al transito, risagomate le piazzole di scambio, allargandole e allungandole, va messo in sicurezza con disgaggi, reti e chiodature un tratto roccioso, allargata la strada verso i tornanti.
Previsti pure una piccola “rotonda” per consentire il cambio di “direzione” a bus o mezzi di soccorso, interventi minori di messa in sicurezza dei versanti da Casanova fino all’innesto con la via di fuga e rifacimento di tratti ammalorati.
Il nuovo piano comunale di emergenza per Cazzaso prevede, in certe condizioni, la preventiva chiusura della viabilità di via Pola, strada particolarmente esposta all’area di frana in movimento, perciò saranno anche installati un sistema di chiusura automatica della strada con sbarre motorizzate telecomandate da remoto, tre semafori e, nella frazione, una sirena sonora.
La Regione fissa i termini del 31 luglio per l’inizio lavori e del 31 dicembre 2025 per la loro ultimazione e collaudo. «Ringrazio – afferma il sindaco, Roberto Vicentini- per la disponibilità del prefetto, che ho incontrato oggi, Protezione civile e l’assessore regionale Riccardi per la prontezza con cui ha preso in mano la questione e ci ha dato risposta concreta, riuscendo a trovare velocemente le risorse necessarie.
Intendiamo procedere molto rapidamente già con la gara di appalto dei lavori. Dal prefetto in questa prima riunione di oggi abbiamo ottenuto un aiuto a coordinare tutto.
Mettiamo mano alla via di fuga, che va adeguata, e devono anche essere installate sulle vie principali sbarre e semafori che chiudono automaticamente la viabilità se i sensori vanno in allarme rosso.
Verranno anche messe cartellonistiche con indicazioni e numeri di telefono di riferimento: tutti, villeggianti compresi, devono avere la possibilità di sapere come muoversi.
La frana non deve creare eccessivo allarme, ma non va neppure sottovalutata, è importante essere puntuali sulla prevenzione e abbiamo pure il supporto dello studio approfondito fatto dall’Università Milano-Bicocca».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto