Semaforo guasto? «Chiamo i carabinieri»

Sacile, dopo essersi rivolta inutilmente agli uffici comunali una donna ha cambiato strategia con successo

SACILE. «Una lampadina del semaforo è guasta? Allora chiamo i carabinieri». Sembra una battuta alla Woody Allen, quella di Gabriella Antoniolli, e invece no. E’ il replay del caso che la sacilese ha vissuto un’estate fa: alle prese con il semaforo pedonale sulla Pontebbana guasto.

«Mi ci sono voluti due mesi e non so quante telefonate, perdite di tempo negli uffici comunali e persino una visita alla caserma dei carabinieri dove avrei voluto denunciare il Comune, nel 2012, perché fosse riparato il semaforo di un passaggio pedonale sulla Pontebbana – lo ha raccontato la stessa Antoniolli sul web –. Poi finalmente e, secondo me, per intervento dei carabinieri è stata cambiata la lampadina. Dopo un anno, vedo, intorno alle 19.30, la pattuglia dei carabinieri che passa, si ferma e mi accorgo che il rosso del semaforo di via Calvi non funziona. Dopo 45 minuti noto un furgone fermo a lato della strada e, miracolo, vedo che hanno già cambiato la lampadina. Questo mi fa dedurre che, la prossima volta, andrò direttamente dai carabinieri per segnalare un guasto semaforico».

Le notizie on-line vanno verificate, dice il saggio. E poi diffuse per dare informazioni al popolo no-web che non è collegato alla rete. «E’ possibile che una pattuglia abbia segnalato il guasto al servizio di manutenzione – ha confermato il capitano dei carabinieri Pierluigi Grosseto –. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei cittadini, sempre». Onore al servizio dell’Arma: i sacilesi ringraziano.(c.b.)

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