Sempre più genitori inadempienti: buco di bilancio per la Cormonese

Aumentano i casi di mamme e papà in difficoltà che non pagano la quota annuale per i piccoli calciatori. Per risparmiare la società ha siglato un accordo con l’Ism Gradisca per l’attività di Giovanissimi e Allievi
Bumbaca Gorizia 24.04.2016 Calcio Pro Gorizia Cormonese © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.04.2016 Calcio Pro Gorizia Cormonese © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMÒNS. La Cormonese va in rosso a causa dei troppi mancati pagamenti delle quote annuali da parte di tanti genitori inadempienti. È quanto è emerso nel corso dell’assemblea dei soci dell’altra sera, in cui sono state rinnovate le cariche dirigenziali per il prossimo biennio.

E proprio nel corso della relazione di queste ultime due annate svolta dal presidente uscente (e poi riconfermato alla guida della società) Marco Skocaj che è emerso il dato dei ragazzini iscritti al settore giovanile grigiorosso (che conta poco meno di 200 calciatori in erba) senza che troppi papà e mamme onorassero la quota: mancanze che sono tra le cause del disavanzo economico per il club nell’ultimo bilancio e delle conseguenti polemiche.

Tra i vertici della Cormonese, a raccontare come sono andate le cose è il dirigente della squadra Roberto Brandolin: «Non sono mancati momenti di tensione dopo la presentazione del rendiconto sportivo e finanziario da parte del presidente uscente che ha lamentato un disavanzo dovuto a diversi fattori, non ultimo il mancato versamento delle quote sociali da parte di troppi genitori di ragazzi delle squadre giovanili. Un problema non da poco, che comporterà un ridimensionamento della attività previste e un drastico taglio delle spese».

C’è da operare insomma una spending review, e la prima decisione presa per poter far cassa è quello dell’aumento delle rette annuali individuali: «Lo scorso anno i ragazzi pagavano 250 euro per il tesseramento al settore giovanile, quest’anno la quota salirà a 300 euro – spiega Skocaj – ma non c'è da fare allarmismo per i mancati introiti derivanti dai pagamenti inevasi da parte di alcuni genitori: nella scorsa stagione l’ammanco in tal senso è stato attorno ai 5mila euro, ma ci sono sempre stati genitori inadempienti, non è un problema di adesso. E non è nemmeno la voce che si fa sentire maggiormente in cassa: sono altre le cause che ci porteranno a una maggiore attenzione al risparmio, come ad esempio le spese per pulmini e trasferte. In media infatti si spendono poco più di mille euro al mese e proprio nell’ottica di far diminuire questo esborso che abbiamo sottoscritto un accordo con l’Ism Gradisca per il settore giovanile. Noi cureremo i ragazzi fino agli Esordienti, mentre Giovanissimi e Allievi saranno sotto l’egida Ism. Continuare ad avere costi alti per due realtà così vicine non era più possibile, l’ottimizzazione va nel senso di poter permettere ai ragazzi di continuare a giocare e divertirsi».

Una politica di contenimento che è stata richiesta a gran voce dalla dirigenza grigiorossa stessa: «Diversi sono stati gli interventi di richiesta, anche con toni polemici, di maggiori ragguagli, concluce Brandolin».

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