Senza marciapiedi e pulizia qui ci sentiamo dimenticati
Gli abitanti chiedono più attenzione al Comune, piste ciclabili e cura del verde «I cassonetti dei rifiuti e le case abbandonate favoriscono la presenza dei ratti»

Udine 27 Settembre 2017. Caffe' con il Messaggero Veneto al Bar da Neto nella frazione di Laipacco. © Petrussi Foto Press
«Ci sentiamo dimenticati». Alcuni residenti a Laipacco, compreso il parroco don Antonio Raddi, l’hanno ribadito più volte, ieri, compilando la lista delle opere incompiute o mai realizzate nel quartiere circondato dalla campagna. Il primo tema posto è quello dei cassonetti delle immondizie lungo le strade. Da queste parti li rifiutano perché richiamano i ratti. «Perché non possiamo fare la raccolta differenziata come nei Comuni vicini?», si è chiesto Giulio Tosolini, ricordando che uno dei cassonetti della piazza pur essendo bucato non viene sostituito.
Senza contare che sempre nella piazza c’è una casa privata in totale abbandono, anche qui non mancano le pantegane. La gente chiede al Comune di imporre ai proprietari la messa in sicurezza degli edifici abbandonati. Allo stesso modo sollecita la realizzazione dei marciapiedi nelle vie Monzambano, Laipacco e in altri punti dove la viabilità lascia a desiderare. «Manca una pista ciclabile», ha aggiunto Carlo Simonitti, soffermandosi sulla poca cura che riservano le Ferrovie agli alberi all’interno delle proprietà a ridosso dei binari. Lo scalo di via Buttrio è solo un esempio. Marcello Ziani, invece, ha invitato a rendere visibili, nelle ore notturne, i dissuasori di velocità. «Li vediamo all’ultimo momento, troppo tardi per evitare di danneggiare le auto». Ecco perché il consigliere comunale d’opposizione, Maurizio Vuerli, ha proposto di sostituire i dissuasori con i box che invitano a ridurre la velocità anche se non sono omologati. Immediata la replica del delegato di quartiere, Matteo Mansi, secondo il quale non è vero che l’amministrazione comunale ha dimenticato Laipacco. «Io stesso – ha aggiunto – ho impiegato due anni per ottenere tutti i consensi necessari dai proprietari dei terreni interessati dal percorso ciclopedonale. Lo stesso vale per la trasformazione dell’ex scuola elementare in un centro per disabili. Tant’è che alcuni, tra questi Margherita Bonina e Mariastella Lodolo, hanno fatto notare la scarsa partecipazione dei cittadini agli incontri pubblici organizzati dal Comune. E don Raddi non ha mancato di ricordare i punti di forza di Laipacco, il quartiere dove si possono praticare diversi sport e frequentato sempre più spesso dagli amanti della corsa.
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