Senza patente, ma a 17 anni gira per Udine con l’auto di nonna
UDINE. La patente? Sembra essere diventata un optional per qualcuno perchè in luglio la polizia municipale ha pizzicato 4 persone che, pur non avendo mai ottenuto la licenza di guida, sono stati sorpresi a condurre vetture o ciclomotori in città. Come quella signora che un giorno sfrecciava davanti a due vigili urbani con un motorino senza targa, non indossava il casco e non aveva nemmeno la patente. Ma c’è stato anche un diciassettenne che se ne andava in giro con l’auto della nonna di un suo amico e un giorno è andato a sbattere contro 3 auto in sosta. Ma vediamo i singoli casi.
L’auto della nonna. A inizio luglio, alle 8 del mattino, in via Bernardinis una Renault Clio guidata da un giovane sbanda e finisce contro alcune vetture regolarmente parcheggiate. Il conducente prosegue in tutta fretta. Ma un residente si annota la targa e segnala l’accaduto alla Municipale. Al termine di una serie di verifiche, i vigili urbani scoprono che il ragazzo, che ha 17 anni e non ha ancora la patente, stava scorrazzando con la macchina della nonna di un suo amico maggiorenne. Quest’ultimo gliel’aveva “prestata” in cambio di un ciclomotore. Il tutto all’insaputa dell’anziana. Il minorenne è poi stato denunciato per guida senza patente.
Le prove di guida. Sempre nel mese di luglio, una domenica sera, l’attenzione di una pattuglia della Municipale che si trova in zona stadio è stata attirata da un uomo che con un telefonino stava riprendendo una vettura che procedeva a bassa velocità. Dopo aver fermato quell’auto, una Daewoo, gli agenti hanno identificato la conducente, una donna di 35 anni di origine nigeriana e residente in città. La signora, che non aveva mai conseguito la patente, si è giustificata dicendo che stava “facendo pratica” in vista dell’iscrizione alla scuola guida.
Patente già revocata. E in via Ciconi gli agenti hanno controllato un 30enne di origini albanesi residente nella Bassa friulana mentre era alla guida di una moto Suzuki 600. Dagli accertamenti è poi emerso che un mese prima la Prefettura gli aveva revocato la patente di guida perché era già stato sorpreso in sella a una moto pur con la patente sospesa.
In barba a tutte le regole. E hanno sgranato gli occhi i due vigili che, mentre effettuavano i rilievi di un incidente avvenuto in piazzale Diacono, hanno visto passare una donna che, senza casco, stava guidando un motorino sprovvisto di targa. Gli agenti hanno poi avuto un’altra sorpresa quando hanno scoperto che la signora, friulana 53 anni, era anche sprovvista della patente.
La normativa. La guida senza patente (perchè mai conseguita o perchè revocata dalla Prefettura o dalla Motorizzazione) costituisce un reato punito dal Codice della Strada ed il responsabile rischia la condanna a un’ammenda da 2.257 a 9.032 euro. In caso di recidiva, anche l’arresto fino a un anno. Il veicolo con cui è stata commessa tale violazione è soggetto a fermo amministrativo per 3 mesi.
Dal 19 gennaio di quest'anno sono in vigore le nuove norme sulla patente europea che prevedono la medesima sanzione penale anche per i conducenti dei ciclomotori che non hanno conseguito il patentino, ossia la nuova patente di categoria “AM”.
Il fermo del veicolo si applica anche se il mezzo è di proprietà di altra persona; per evitare tale "blocco" del veicolo non è sufficiente che la circolazione avvenga all’insaputa del proprietario, ma è indispensabile che quest’ultimo dimostri (per esempio con una denuncia di furto o appropriazione indebita) che il mezzo è stato utilizzato contro la sua volontà. Ecco perché il proprietario di un veicolo deve sincerarsi che la persona a cui lo presta sia in regola con la patente, altrimenti rischia una sanzione amministrativa.
Se la guida senza patente viene commessa con moto e ciclomotori, è previsto anche il sequestro finalizzato alla confisca. Per cui se il responsabile dell’infrazione è anche il proprietario del mezzo potrebbe appunto perderlo.
Infine, va ricordato che colui che guida senza patente (o commette altre gravi violazioni come la guida in stato di ebbrezza) e provoca un incidente rischia un’azione di rivalsa da parte della propria compagnia di assicurazioni ai fini del rimborso delle spese sostenute per il risarcimento dei danni provocati a terzi.
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