Senza più soldi per curarli, devono lasciare i loro cani

Pordenone: gli animali di un impresario fallito che ha perso casa “adottati” da un’amica. Trasferiti in canile i 6 esemplari di un anziano per iniziativa dei servizi sociali
ANTEPRIMA Pocenia cani abbandonati
ANTEPRIMA Pocenia cani abbandonati

PORDENONE. Viveva con sei cani ma non era più in grado di prendersene cura e così gli animali, in precarie condizioni igienico sanitarie, sono stati trasferiti alla Cuccia di Azzano Decimo a carico del Comune di Pordenone. Curati, ora sono in attesa di essere adottati da qualche famiglia che abbia a cuore gli animali. La storia, difficile, si è comunque risolta per il meglio e non è la sola che ha visto le politiche sociali del Comune intervenire per aiutare assieme animali e padroni. Un altro caso, recente, ha riguardato un giovane imprenditore edile: la sua ditta è fallita, ha perso la casa e con essa la possibilità di tenere con sé i suoi due amici a quattro zampe. Ma anche per lui è arrivato il lieto fine.

Non solo le storie di “uomini” finiscono all’attenzione dei servizi sociali. Spesso dietro una storia di povertà economica o culturale, a un disagio o anche agli effetti della crisi economica, ci sono altre vite che ne risentono: quelle degli animali domestici. Il caso dell’anziano che viveva con sei cani è risolto, ma non è stato facile. Una segnalazione ricevuta dal servizio veterinario dell’Azienda sanitaria ha messo in moto l’amministrazione comunale.

La risposta avrebbe potuto essere una denuncia e una multa nei confronti del proprietario e invece così non è stato. Capito che l’anziano non era in grado di provvedere agli animali – secondo la relazione dell’Ass 6 gli animali erano in una condizione igienico-sanitaria insufficiente, non erano vaccinati e non disponevano di un’area recintata sufficiente né di cucce idonee per ogni cane – il Comune li ha dapprima portati al canile La cuccia di Azzano e poi, vista l’impossibilità del proprietario di provvedere al loro mantenimento, si è fatto carico anche della spesa (non insignificante visto che mediamente il costo è di mille euro l’anno per cane). Qui gli animali hanno trovato una sistemazione che l’amministrazione spera temporanea, almeno per i più giovani che sono particolarmente graziosi e desiderosi di trovare una nuova famiglia che li accolga.

Ma alle politiche sociali è finito anche il caso di un giovane imprenditore che, vedendo fallire la sua ditta, si è trovato a vivere un doppio dramma: la perdita di lavoro e casa e il rischio di perdere i suoi due cani. Non avendo più un giardino (oltre che una casa), infatti, non aveva loro un posto da offrire. In questo caso la rete amicale ha funzionato: una conoscente del giovane ha messo a disposizione un terreno per ospitare gli animali e lui ha provveduto a realizzare la recinzione. Così il padrone può continuare ad andare a trovarli quando vuole e gli animali sanno che nessuno li ha abbandonati.

Martina Milia

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