Sequals, blitz delle Iene in piazza: nel mirino c’è la casa di riposo

SEQUALS. Avranno pensato a uno scherzo, quanti a Sequals, usciti per una passeggiata o per la solita commissione, in un pomeriggio di maggio si sono ritrovati nel bel mezzo di una registrazione del format visto tante volte in tv: quello delle Iene.

Camicia bianca e cravatta nera, infatti, alcuni protagonisti della nota trasmissione hanno fatto la loro comparsa in paese, destando la curiosità dei sequalsesi. Dall’altra parte del microfono, il vicesindaco Matteo Moretto, intervistato in piazza Pellarin.

Ma gli accordi erano di mantenere il riserbo sui motivi del servizio televisivo, e così praticamente nessuno aveva potuto farsi un’idea precisa sui perché della “visita”. Nel giro di pochi giorni, però, la notizia è passata di casa in casa e la domanda si è fatta sempre più pressante: «Perché sono venuti?».

«Per gli occhi azzurri del vicesindaco» è stata la prima risposta scherzosa di Moretto, che ha poi spiegato: «In quanto vicesindaco, su segnalazione dei servizi sociali sono stato nominato dal Tribunale di Pordenone amministratore di sostegno di alcuni ospiti della casa di riposo».

«Qualcuno ha segnalato alle Iene che queste persone non avrebbero bisogno di un amministratore di sostegno, perciò sono venute a verificare come stiano effettivamente le cose».

«La nomina – ha aggiunto –, che avviene quando la persona in questione non è completamente in grado di gestire la sua quotidianità, è giustificata dall’età e dal fatto che non abbia parenti che se ne possano occupare».

«E’ stata fatta con urgenza ed è provvisoria. Nel frattempo – ha dichiarato –, sulla scorta della segnalazione alle Iene, anche noi stiamo facendo alcune verifiche».

Svelato il mistero, non resta che attendere l’eventuale messa in onda del servizio in tv, mentre il vicesindaco potrà annoverare tra gli eventi del suo mandato anche questa singolare esperienza.

«Sono stato colpito con favore dal lavoro delle Iene. Mi sono trovato di fronte persone alla mano e corrette – ha concluso Moretto – e che non hanno negato un autografo a quanti, incuriositi, si sono avvicinati».