Sequals, imita Mussolini, lo chiamano in radio e diventa famoso

Il ristoratore Polegato “lanciato” da La zanzara. Lui si schermisce: «Lo faccio per far ridere i miei clienti»

SEQUALS. Tutto nasce da un video e da una passione, quella per un personggio che, per quanto controverso, ha segnato la storia del nostro Paese e col quale vanta una certa somiglianza. Video che, finito quasi per caso in rete diffuso fra Youtube e i più popolari social network, conta già, e non è una esagerazione affermarlo, qualche milione di contatti.

L’ultimo post, condiviso da un ragazzo di Mantova sulla pagina Facebook del dissacrante programma radiofonico La zanzara, condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24, in soli pochi giorni ha toccato le 48 mila visualizzazioni e le 11 mila condivisioni.

Numeri impressionanti. A diventare un vero e proprio caso nazionale è l’ennesima trovata, stavolta nei panni di imitatore di Benito Mussolini, di Ferdinando Polegato, il vulcanico ristoratore titolare, insieme alla moglie Teodora Foscato, della trattoria residence Da Teodora a Sequals.

Un “caso” di portata tale che gli stessi conduttori della radio di Confindustria venerdì scorso non hanno esitato a farlo intervenire telefonicamente in trasmissione per spiegare le ragioni di questa sua imitazione. Ne è nato il solito show in stile Zanzara, con Cruciani particolarmente divertito e Parenzo, come è suo fare, molto critico nei confronti dell’imprenditore, già noto per le sue battaglie antifisco al fianco di Danilo Calvani, leader del comitato 9 dicembre e del movimento dei Forconi.

Polegato non si è tirato in dietro, rispedendo al mittente le accuse di essere un nostalgico del Ventennio e ancora di più quelle di essere fascista. «Fascista io? Chi, nel 2015, parla di fascismo e comunismo, a mio modo di vedere è fuori dal tempo – afferma il ristoratore sequalsese –. Sono soltanto uno che si diverte, imitando il duce nei suoi discorsi, divertendo gli affezionati clienti che ogni settimana si fanno decine e decine di chilometri raggiungendo Sequals da tutto il Triveneto per passare una serata spensierata, in allegria, degustando buone pietanze e sorseggiando buon vino».

Polegato sottolinea inoltre come «coccolare i miei clienti significhi farli divertire, e se si divertono con la mia imitazione di Mussolini, io faccio Mussolini». Un discorso che non fa una grinza.

A chi lo accusa di essere razzista, poi, non le manda a dire, ricordando di essere stato fra i pochi imprenditori del Pordenonese ad accettare la richiesta della Prefettura di accogliere per un mese alcuni profughi africani fuggiti dal Mali. «Non vedo per quale motivo non avrei dovuto farlo», ribatte, senza comunque nascondere il suo impegno a voler aiutare prima di tutto i connazionali. Da qui l’ultima proposta: la disponibilità ad accogliere nelle stanze del Bottegon, altro locale di sua proprietà, quelle famiglie italiane che dimostrassero di essere in difficoltà.

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