Sereni orizzonti, la denuncia della figlia di un ex ospite: «Mio padre morì per le poche attenzioni»

UDINE. La lettura del giornale come un’epifania. Lamentele, denunce, anche in seguito a dolorosi lutti. La trascrizione delle intercettazioni disposte dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti i vertici di Sereni Orizzonti ha rappresentato, per i familiari di diversi tra gli utenti delle strutture di ricovero, la spiegazione ai disservizi patiti nelle case di riposo e nelle Rsa gestite dalla holding fondata dall’imprenditore Massimo Blasoni.
L’associazione di tutela dei Diritti del malato di Udine ha raccolto nell’ultimo lustro diverse denunce che riguardano le condizioni di ricovero all’interno delle strutture della spa friulana. Alcune di queste sfociate anche in esposti approdati sul tavolo della Procura, legati evidentemente alle manchevolezze di alcuni operatori.
Eddi Kamuscek, 74 anni, era stato ricoverato nella Rsa Zucchini di Pasian di Prato a febbraio. Quattro mesi più tardi, a giugno, è morto a causa di un’infezione causata – secondo la ricostruzione della figlia Vanessa – dalle piaghe di decubito al quarto stadio. La donna si è rivolta proprio all’associazione guidata dall’avvocato Anna Agrizzi per segnalare la vicenda che ha interessato il padre: un quadro fatto di attenzioni sporadiche, risposte evasive da parte del personale in particolare in alcuni frangenti.
«Un giorno, durante una visita, ho notato il colore allarmante delle urine di mio papà. Di fronte alle mie richieste, le risposte delle infermiere sono state imbarazzate, per non dire fuorvianti», spiega ancora la donna. Altra questione: gli orari delle visite, «che sembrano fatti a posta per evitare che i parenti entrino all’interno della struttura: la deadline alle 11.45 e alle 17.45 rende quasi impossibili i passaggi alle persone che lavorano».
Per mesi la famiglia di Kamuscek ha richiesto poi la disponibilità del materassino anti-decubito, «mai arrivato: ci hanno detto più volte che era stato richiesto all’Azienda sanitaria, ma mio padre non ha fatto in tempo ad averlo a disposizione.
E ancora, la dieta: «Mio padre, particolarmente corpulento, doveva perdere qualche chilo: ma in pochi mesi è deperito fin troppo rapidamente. Ho chiesto più volte lumi in merito, senza praticamente ottenere risposte, neppure sulle sedute di fisioterapia», l’accusa.
Referti medici e altri documenti sono in mano ora a un medico legale messo a disposizione dall’associazione, che consiglierà poi la famiglia sulle azioni da intraprendere.
Fin troppo facile collegare i disagi patiti da Kamuscek alle accuse mosse dalla Procura nei confronti dei vertici di Sereni Orizzonti, in particolare nelle facciate dedicate alla spiegazione su come veniva limitato il costo del personale con l’obiettivo di contenere le spese, fornendo così prestazioni diverse rispetto agli standard di qualità fissati dalle norme. —
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