Serracchiani a Orcenico tra i lavoratori Ideal Standard - Video

In mattinata l'assemblea dopo l’occupazione della Pontebbana e il rinvio del vertice al ministero dello sviluppo economico. In ballo 409 posti

ZOPPOLA. Si è tenuta in mattinata nella fabbrica di Orcenico l’assemblea dei lavoratori dell’Ideal Standard con la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani.

«C’è il massimo impegno della Regione per garantire la continuità produttiva dell’Ideal Standard di Orcenico - ha detto la Serracchiani parlando al megafono -. Abbiamo recuperato per i capelli una situazione che stava per precipitare, con serietà e con dignità. Adesso dobbiamo continuare e tener duro, ma essere nello stesso tempo molto cauti, mantenere la calma, in modo da favorire le manifestazioni di interesse per rilevare l’attività produttiva di Orcenico».

«Siamo in una fase delicata - ha aggiunto Serracchiani - e per questo dobbiamo tenere alto il livello di guardia. Abbiamo chiesto un rinvio dell’incontro previsto oggi a Roma a causa delle ambiguità del comportamento dell’azienda, rispetto agli impegni presi. Il tavolo di martedì prossimo in sede ministeriale è importante: i tre stabilimenti del Gruppo non devono essere considerati separatamente fino a quando il futuro di Orcenico non sarà definito».

La presidente ha confermato che ci sono più manifestazioni di interesse per la continuità produttiva del sito di Orcenico. «Non bisogna - ha sottolineato Serracchiani - creare alcuna condizione di ostruzionismo nei confronti del potenziale soggetto che intende subentrare, e anzi favorire e accompagnare il percorso». In questa fase la Regione, ha garantito la presidente, continuerà a mantenere uno stretto collegamento in sede ministeriale, per rendere possibile la continuità della cassa integrazione in deroga e per favorire nello stesso tempo l’ingresso di nuovi imprenditori.

L’incontro si è tenuto all’indomani del blocco della Pontebbana deciso dai lavoratori e dell’annuncio del rinvio del vertice inizialmente previsto per oggi nella sede del ministero per lo sviluppo economico. I 409 dipendenti attendono ancora la firma della cassa in deroga fino al giugno 2014, condizione indispensabile per il ritiro della mobilità già garantito, in tale eventualità, dall’azienda.

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