Serracchiani: stop alla burocrazia
UDINE. Le ha incontrate, ascoltandone difficoltà e richieste. Ne ha raccolto gli spunti per compilare il suo programma elettorale. Alla fine è giunta a una conclusione: la crisi si può battere solo lavorando tutti insieme. La candidata alle regionali per il centrosinistra, Debora Serracchiani, ha tirato le fila del percorso intrapreso con le categorie, le parti sociali e le organizzazioni economiche radunandole all’hotel Astoria di Udine. Insieme a lei, Sergio Bolzonello, la giornalista Silvia Savi e Aldo Cristadoro della Tolomeo Studi e Ricerche.
«Si è trattato di un processo di ascolto lungo e molto fruttuoso – ha chiarito Serracchiani – che mi ha portato a incontrare più di sessanta tra associazioni di categoria, ordini professionali e parti sociali, raccogliendo moltissimi contributi. L’idea che mi sono fatta – ha aggiunto – è che la crisi si può battere soltanto affrontandola insieme. Per questo ho voluto radunare tutti al termine di questo processo di ascolto, che comunque proseguirà, per presentare un’analisi della situazione attuale ma soprattutto per lanciare una serie di proposte sul tema dell’economia e del lavoro».
Il primo dei punti indicati da Serracchiani come prioritari, considerato indispensabile anche da molte delle categorie intervenute all’incontro, è la sburocratizzazione dell’apparato pubblico. «Nei primi cento giorni del mio mandato – ha confermato l’esponente del Pd – avvieremo una semplificazione della macchina amministrativa, aggredendo ogni singolo processo e dichiarando guerra alla burocrazia. In questi mesi abbiamo osservato e capito, insieme alle categorie, quali sono questi processi di competenza regionale che possono essere eliminati. Il nostro intento non è quello di semplificare per ridurre i controlli – ha precisato – ma per facilitare l’attività delle nostre imprese e la vita dei nostri cittadini».
Tra gli altri punti in cima all’agenda, Serracchiani ha indicato quelli legati alla sanità e al lavoro: «Contiamo di aggregare imprese piccolissime per favorire l’internazionalizzazione e per potenziare le forze industriali attraverso reti d'impresa. Purtroppo negli ultimi tre anni, il Fvg ha investito in politiche attive per il lavoro solo lo 0,4-0,6%, meno della media italiana. Un trend che va assolutamente invertito».
Dal taglio del ticket sanitario regionale alla parità di genere, l’esponente del Pd è arrivata a toccare il tema del Patto di stabilità: «Vanno necessariamente sbloccati i pagamenti delle imprese e va rinegoziato il Patto con lo Stato. Quando saremo eletti sarà uno dei nostri primi impegni. Il nostro obiettivo – ha affermato – è l’esclusione dal Patto dei finanziamenti europei e degli investimenti nell’edilizia scolastica e nel patrimonio pubblico». Serracchiani, a margine dell’incontro, ha parlato anche delle liste per le elezioni regionali, che saranno ufficializzate oggi: «Sono soddisfatta perché abbiamo formato liste plurali, ampie e radicate sul territorio. Tutti ingredienti – ha chiosato – che, insieme, servono per battere la crisi».
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