Servitù di passaggio, è lite Il Comune: «C’è la scuola»

Il titolare di un fondo edificabile ma inaccessibile porta in tribunale 26 proprietari fra cui il municipio che resiste: «Non si può sottrarre spazio al cortile della Ascoli»
Bumbaca Gorizia 19.06.2020 Giardino Scuola Favetti Ascoli © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19.06.2020 Giardino Scuola Favetti Ascoli © Foto Pierluigi Bumbaca

Francesco Fain

Essere proprietario di un fondo. Peraltro anche edificabile, quindi di un certo interesse. Ma non poterlo raggiungere perché inaccessibile.

Siamo in via Mascagni, accanto alla scuola Ascoli. La vicenda è quella di un goriziano (di cui non vengono fornite né generalità né iniziali) che ha deciso di ricorrere al Tribunale di Gorizia “per richiesta pronuncia di costituzione coattiva del diritto di servitù di passaggio su un fondo intercluso”.

Lo si evince da una delibera della giunta comunale con cui si conferisce il mandato di rappresentanza e difesa dell’ente all’avvocato comunale Stefano Piccoli. Entriamo nel dettaglio. Il 19 maggio scorso, l’avvocato Ottavio Romano (già assessore comunale ai tempi di Brancati sindaco), per conto del cittadino privato, ha notificato al Comune, assieme ad altri 25 soggetti, un atto di citazione al Tribunale «affinché – spiega il legale – accerti e dichiari il diritto ad ottenere un passaggio coattivo in favore del fondo di sua proprietà, totalmente intercluso. La proprietà in questione è, infatti, completamente circondata da fondi posseduti da altri 25 soggetti, oltreché dal Comune. Sono coinvolte tante persone perché si tratta di un condominio».

Sembra che, negli anni, «fosse stata iscritta – si legge nella delibera giuntale – una servitù di passaggio a favore del fondo. Ma le controversie giudiziarie susseguitesi si sono concluse con sentenze passate in giudicato, le quali hanno negato l’esistenza di tali servitù. Dopo tali sentenze e la formulazione di varie altre proposte, tutte respinte, il richiedente ha promosso nei confronti del Comune e degli altri proprietari la procedura di mediazione obbligatoria all’organismo competente della Camera di commercio Vg per ottenere la servitù». Ma il Comune non ha voluto partecipare a tale procedura «perché il terreno che confina con il fondo del cittadino privato – si legge nella delibera – è quello su cui sorge una scuola media». Al di là degli ostacoli giuridici e normativi, a sentire il Comune, «non sarebbe possibile in ogni caso la sottrazione di una fascia ancorché minima del cortile della scuola, in quanto la particolare forma dell’edificio lascia, in un punto, poco più di un paio di metri di spazio (tra il muro e la rete di confine) non comprimibile perché indispensabile per consentire il traffico da e per la zona riservata ai parcheggi per i veicoli del personale scolastico, ancorché per raggiungere il retro dell’edificio».

Premessa necessaria per dire che il Comune ha deciso di costituirsi nel giudizio, promosso dal cittadino privato, dinanzi al Tribunale di Gorizia, per le motivazioni enumerate in premessa. Pertanto, si è proceduto con il necessario conferimento del mandato di rappresentanza e difesa dell’ente all’avvocato comunale Stefano Piccoli. Va anche detto che le spese per la procedura giudiziaria trovano copertura nel bilancio da poco approvato 2020-2022, all’annualità 2020. –

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