Servono supplenti Introdotte le liste fuori graduatoria

12/09/2011, Barletta, aula scolastica vuota
12/09/2011, Barletta, aula scolastica vuota

L’istituto comprensivo Rorai Cappuccini, a Pordenone, ha attivato un canale sul web dedicato alle domande 2019-2020 di aspiranti docenti, ausiliari, tecnici, amministrativi. Sono l’esercito dei precari fuori graduatoria che inoltrano la richiesta di “messa a disposizione” (Mad) per lavorare a scuola. Senza abilitazione e poca esperienza, i Mad sono la nuova fascia di precari. Il liceo Leopardi Majorana, l’Isis Flora e tante altre scuole hanno pubblicato in bacheca le istruzioni per l’uso: i Mad saranno le risorse utili per coprire i posti vuoti in cattedra, in segreteria, nei laboratori e bidellerie.

«Avanti – è la battuta sindacale dell’Anief – c’è posto». Un titolo di studi serve per essere nell’elenco “Mad”, però i casi capitati nel 2018-2019 sono stati la cartina tornasole della “fame” di supplenti nelle scuole. «Una ragioniera – ha ricordato Mario Bellomo sindacalista Flc-Cgil – è stata nominata in una supplenza breve in un istituto comprensivo». Graduatorie dei supplenti esaurite, tanti pensionamenti (119 in 40 scuole territoriali di cui 80 di “quota 100”) e incubo del 12 settembre, avvio delle lezioni, con contratti a tempo determinato in cattedre, segreterie e bidellerie. «L’istituto comprensivo Rorai Cappuccini informa gli interessati che è stato attivato un canale dedicato per la ricezione e gestione delle istanze di Messa a disposizione – è scritto sulla bacheca web della scuola –. Dei docenti e del personale Ata con titolo: le candidature ricevute verranno archiviate nella piattaforma scuola digitale».

Gli elenchi dovrebbero poi essere pubblicati e, di fatto, ci sarà una nuova tipologia di precari aspiranti a una supplenza. Il regolamento per i Mad è nel sito web dell’Isis Flora: «Va considerata – recita la premessa – la possibilità di dover provvedere alla stipula di contratti a tempo determinato». La “caccia” al supplente partirà dopo le nomine annuali all’ex Provveditorato con le scuole polo. —

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