Sesto in vetrina a “Kilimangiaro”

SESTO AL REGHENA. Sestensi, e non soltanto, incollati alla tv domenica pomeriggio per assistere su Raitre alla trasmissione Kilimangiaro, condotta da Camila Raznovich. È andato in onda il servizio su Sesto al Reghena, che rappresenta il Friuli Venezia Giulia nella rubrica-concorso “Il borgo dei borghi”. A Pasqua, a Kilimangiaro sarà decretata la località vincitrice: dal 25 febbraio si potrà votare.
La trasmissione porta bene, al Friuli: la scorsa edizione è stata vinta da Venzone. Domenica, in pochi minuti, l’Italia ha potuto vedere quanto è bello Sesto al Reghena: per il paese è stata l’ennesima vetrina televisiva, ricordando su tutte quella di due anni fa a Mezzogiorno in famiglia (Raidue), con vittoria finale. Sono andate in onda immagini mozzafiato di una Sesto ripresa quest’estate dall’alto, per le vie del borgo, nelle sue chiese antiche, tra i suoi luoghi naturali.
Numerose le testimonianze. Il “biglietto da visita” di informazioni storiche, geografiche ed economiche è stato quello di Matteo Quarin, 23 anni, studente attivo nel volontariato locale, e di Barbara Gottardello, 40 anni, guida turistica. «È l’unico posto dove desidero vivere – ha detto quest’ultima –, in mezzo al verde, all’arte, alla cultura e alla serenità». Poi, dentro al complesso dell’abbazia di Santa Maria e tra gli affreschi di scuola giottesca: il recupero di questi è stato illustrato da Giovanni Magri, 48 anni, restauratore. Dopo di che, un salto all’antica chiesetta campestre di San Pietro, i cui segreti sono stati svelati da Luciano Zanon, 72 anni. Quindi, un’altra particolarità locale di richiamo per migliaia di visitatori: il biennale presepe vivente, che, come ha testimoniato Michele Bortolus, impiegato di 44 anni, per l’occasione vestito da centurione romano, «è un evento importantissimo, a cui partecipa tutto il paese: è diventato enorme».
Ancora, spazio all’economia: l’imprenditore Luca Allaria, 62 anni, ha illustrato le proprie specialità casearie a base di latte di capra. Quindi, la natura: la parola a quanti scelgono i prati Burovich o altri tratti verdi sestensi per percorrerli in mountain bike o a cavallo. Capitolo enogastronomia: la ristoratrice Michela Corazza, 54 anni, ha mostrato la sua ricetta per il tipico “gallo in tocio”. Nel mezzo, altre testimonianze di cittadini. Infine, l’affermazione corale di un gruppo di figuranti del presepe vivente: «Sesto al Reghena è il borgo più bello d’Italia». Per ribadirlo, non resta che votare. (a.s.)
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