Sette assessori per Ceraolo: un esterno nella squadra

Il primo cittadino: sarà una donna, sacilese e in gamba. Il nome? Ancora segreto. «Il M5S mi controlla? Li ho invitati per il bando del segretario, non si sono visti»

SACILE. Sette assessori per il sindaco Roberto Ceraolo. «I numeri in giunta rispettano le quote rosa – ieri il primo cittadino al suo mandato bis ha accelerato i tempi della scelta –. Quelle previste dalla circolare della Regione».

Ceraolo avrebbe preferito una giunta con sei assessori, allineata alla sobrietà che detta, sui costi delle cariche pubbliche, la spending review. Ma togliere un assessore maschio, a giochi quasi fatti, proprio non era il caso.

«Sette – concede il sindaco – non è un numero irragionevole. Pordenone conta 8 assessori in giunta e, peraltro, va tenuto conto della riduzione del compenso del presidente del consiglio comunale. Ci sarà, quindi, un impatto zero sul bilancio del Comune”.

I papabili. Niente giochi “di palazzo” sul filo di lana: la giunta è quasi pronta. Il settimo assessorato sarà tecnico e “rosa”: nomina esterna di una sacilese in gamba. È quello che trapela dal conclave. Il resto della squadra di Ceraolo è questione di ore per la conferma ufficiale: Vannia Gava (Lega Nord) vice sindaco e assessore all’ambiente, Carlo Spagnol (Forza Italia) alla cultura, forse istruzione e patrimonio o altro, Placido Fundarò (La Destra) alla sanità, Maurizia Salton (lista Civica per Ceraolo) alla famiglia oppure commercio, Claudio Salvador (Civica per Ceraolo) allo sport e forse associazioni, Alberto Gottardo (attivasacile.it) eventi, innovazioni o altro.

Gli equilibri. «La coalizione di centrodestra non deve essere garantita da un posto in giunta». Ceraolo è il sindaco “zen” che sfodera la filosofia dell’equilibrio. «La politica deve sapere rispettare le scelte degli elettori».

Come dire che non ci sarà un assessorato per i Fratelli d’Italia: il partito non ha conquistato voti sufficienti per una poltrona di consigliere. Ceraolo guarda avanti: ai problemi della città. “Il consiglio comunale sarà convocato più volte – ha confermato l’estate di lavoro – per deliberare sulla variante 69 e anche il bilancio 2014».

Il metodo. «La politica è come il ciclismo: serve sacrificio, impegno e squadra». Ceraolo lo dice dopo avere tagliato il traguardo della vittoria elettorale al primo turno, con un centrodestra che non si è squagliato sulle ceneri del Pdl.

«Mi impegnerò più di prima». Lo promette alla sua città che l’ha rimandato in municipio con una percentuale del 57%.

In agenda ha la pubblicazione del bando per la selezione di un nuovo segretario comunale. «Ho invitato il Movimento 5 Stelle in Comune per controllare – ricorda Ceraolo –. Ma non li ho visti».

Il centrosinistra? «Hanno condotto una campagna elettorale giocata su troppi no».

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