Sette Comuni si schierano con Torviscosa

Difendono la richiesta del consiglio di far parte dell’Unione territoriale della Bassa friulana orientale
ANTEPRIMA Torviscosa 18-10-2008 panoramiche
ANTEPRIMA Torviscosa 18-10-2008 panoramiche

TORVISCOSA. I Comuni della Bassa friulana orientale fanno quadrato attorno all’amministrazione di Torviscosa. Difendono la scelta espressa dall’assemblea civica del vicino Comune che alla giunta regionale ha chiesto di entrare nell’Unione territoriale intercomunale (Uti) della Bassa friulana orientale.

Dinanzi alla bocciatura dell’esecutivo, i sindaci dei Comuni di Aquileia, Bagnaria Arsa, Campolongo Tapogliano, Chiopris-Viscone, Palmanova, Ruda e Terzo di Aquileia hanno deciso di scendere in campo al fianco del collega Roberto Fasan.

Lo hanno fatto, i 7 amministratori, firmando un documento indirizzato alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e all’assessore alle autonomie locali, Paolo Panontin, in cui patrocinano la scelta espressa dal consiglio comunale di Torviscosa.

È un tentativo estremo. L’ultimo possibile prima che il piano di riordino territoriale passi al vaglio del Consiglio delle autonomie e a ruota faccia ritorno in giunta per il via libera definitivo. In questo spazio, forte forse di un paio di settimane, i sindaci sperano di poter far cambiare idea all’esecutivo Serracchiani.

Convinti che la richiesta di adesione all’Uti della Bassa friulana orientale sia «del tutto coerente con quanto prevede l’articolo 3 della legge regionale» e quindi non vi sia «alcuna ragione per rinnegare quanto deliberato dal consiglio comunale di Torviscosa».

Nel documento inviato alla presidente i sindaci ricordano come, dal punto di vista storico, il Comune, istituito nel 1940, abbia inglobato territori del Comune di San Giorgio, ma anche di Gonars e Bagnaria Arsa, realtà, queste ultime, appartenenti all’Uti della Bassa friulana orientale.

Come negli anni si siano consolidati rapporti anche con gli enti locali contermini a oriente, su tutti Bagnaria, e ancora sottolineano come della Ziac facciano parte anche Cervignano, Terzo d’Aquileia e Bagnaria Arsa.

Sul fronte sanitario, lo spostamento avrebbe il vantaggio di ridurre le distanze tra Torviscosa e il distretto di riferimento (Cervignano invece che Latisana), da un lato, dall’altro con il presidio ospedaliero di Palmanova, dove ci sono anche molti uffici della direzione generale della nuova Ass2.

Infine il turismo, fronte al quale Torviscosa guarda per uscire dalla crisi, pagata qui in particolare dal settore industriale. È un progetto condiviso con Aquileia e Palmanova: una terna unica – sostengono ancora gli amministratori - di città di fondazione risalenti ad epoche storiche diverse.

Non fossero sufficienti tutte queste ragioni, per rendere ancor più manifesta la volontà di guardare una volta per tutte a Cervignano-Palmanova anziché a Latisana, Torviscosa ha interrotto la convenzione con San Giorgio di Nogaro. Ennesimo segnale mandato dal Comune alla giunta regionale, nella speranza di veder accolta la propria richiesta.

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