Sferra un pugno in pancia a donna incinta: denunciato
UDINE. Inquietante episodio mercoledì sera in città: un giovane ha sferrato un pugno in pancia a una donna in evidente stato di gravidanza. La polizia è poi riuscita a rintracciare l’aggressore - che sul momento si era allontanato raggiungendo Gorizia - e lo ha denunciato per percosse. Fortunatamente per la mamma (al sesto mese) e per il bambino, sottoposti a numerosi controlli all’ospedale di Udine, non ci sono state conseguenze.
Erano circa le 20 dell’altra sera quando due uomini di origine nigeriana si sono messi a discutere animatamente in strada, in viale Europa Unita, nei pressi della stazione ferroviaria.
Dapprima si sono alzati i toni delle voci. Poi, al culmine della lite, uno dei due (il più giovane, che ha ventisei anni) se l’è presa con la moglie dell’altro (che ha quarant’anni), una donna di trentacinque anni anche lei nigeriana. Le ha dato un pugno alla pancia, anzi al pancione, visto che la gestante, come detto, è al sesto mese.
Il ragazzo, dopo l’aggressione, si è allontanato insieme a un amico a bordo di un’auto. E i due coniugi hanno immediatamente chiesto aiuto alla polizia, telefonando al 113. Gli agenti della Squadra volante, coordinati dal dirigente Marco Lovrovich, hanno raggiunto la coppia in viale Europa Unita e hanno ascoltato il loro racconto. Dopo aver raccolto anche le testimonianze di alcune persone che hanno assistito alla scena, si sono messi alla ricerca del giovane nigeriano.
I poliziotti in poco tempo sono riusciti a rintracciare il ventiseienne anche grazie al numero di targa che un passante si era annotato. Dopo alcune verifiche nella banche dati delle forze dell’ordine, infatti, è emerso che il proprietario dell’auto era residente in provincia di Gorizia. E sono stati proprio gli agenti del capoluogo isontino a individuare il giovane che è stato segnalato alla Procura delle Repubblica per l’ipotesi di reato di percosse. La sua posizione, nei prossimi giorni, sarà valutata dal magistrato.
La futura mamma - dopo essersi sottoposta a tutta una serie di controlli sanitari per verificare le condizioni del piccolo - si è già recata negli uffici della polizia, in viale Venezia, per formalizzare una denuncia.
Secondo quanto hanno potuto poi ricostruire gli uomini della Squadra volante, i due nigeriani stavano litigando per una questione di soldi, per una faccenda di auto vendute, comprate e forse non ancora pagate.
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