Sfida di matematica “creativa” le stelle sono Eleonora e Aurora

P.v.

Eleonora Di Iulio e Aurora Schiratti della scuola media Valussi di via Petrarca andranno in finale nazionale. La competizione? La gara organizzata della fondazione Pristem della Bocconi di Milano. Di Iulio e Schiratti sono dunque “matlete”: si tratta infatti di un campionato di matematica, che chiede ai ragazzi di risolvere quesiti di logica e matematica, con creatività. Grazie a questa tipologia di gare, dunque, «i ragazzi vedono un aspetto della disciplina più interessante e sfidante», affermano le insegnanti che hanno seguito il progetto, Federica Ruggiero e Michela Martelli. Il traguardo raggiunto dalle due giovani è notevole anche perché in questi giochi non ci si confronta solo con coetanei: Schiratti, di terza media ha vinto in una categoria in cui si confrontava anche con studenti di prima superiore sugli stessi problemi. Di Iulio, di prima, ha vinto in una categoria che comprende anche alunni di seconda media. Disputeranno la finale nazionale a settembre. Chissà, forse, questa volta a Milano e non a distanza.

La scuola si è distinta anche in altri concorsi. Si è classificato al terzo posto al Premio scuola digitale (per promuovere le buone pratiche di Dad in pandemia). Il video premiato (realizzato da alunni di 2E e 3D) ha sintetizzato il progetto di Radio Valussi: 10 puntate da 10 minuti di radio. «Uno spazio virtuale per la voce e per l’ascolto, per raggiungere gli altri», spiega la docente di musica Rosanna Nassimbeni. Per la sesta volta a partire dal 2002, inoltre, la Valussi ha vinto la fase regionale (per le scuole medie) del concorso indetto dalla Fondazione Falcone e Miur, quest’anno a tema “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”. Due ragazze di 3D, Dounia Guerbas e Belkisa Papa, hanno realizzato un video che parla della nascita della mafia in sud Italia, e elenca dati sulla presenza di organizzazioni criminali in Europa. Le ragazze grazie a questa vittoria sarebbero salite sulla Nave della legalità (non è successo, causa pandemia). Il progetto è stato curato dalle docenti Cecilia Di Leo (di religione) e Nassimbeni. —



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