Sfriso, erba sintetica pericolosa? Esposto del M5s ai carabinieri

SACILE. L’erba sintetica dello Sfriso è a rischio? È partita dal M5s la segnalazione alle autorità regionali e al Noe (Nucleo operativo ecologico dei carabinieri), sui rischi sanitari derivanti dall’utilizzo dell’erba sintetica in impianti sportivi e in aree ricreative.
Il M5s sacilese ha chiesto al Noe del Fvg, guidato dal capitano Fabio Di Rezze, e all’assessore regionale alla sanità interventi di controllo e prevenzione al fine di scongiurare possibili rischi e danni alla salute delle tante persone, nella maggior parte giovani, che utilizzano questi tipi di impianti.
È di questi giorni la notizia che in Olanda sono stati sospesi e costretti a chiudere le strutture sportive 30 club amatoriali con una decisione presa dalle autorità per il rischio che l’erba sintetica e i suoi derivati possano risultare dannosi per la salute degli atleti.
Il pericolo deriva dalle sostanze con cui questi materiali sono prodotti (sabbie gommose derivate dalla trasformazione di vecchi pneumatici triturati) e da quelle che vengono rilasciate durante l’esposizione agli agenti atmosferici, potenzialmente cancerogene e che possono facilmente finire sul corpo, in bocca, nelle parti intime e nelle vie respiratorie.
Tutto è nato da un documentario frutto di un lavoro di indagine nato nel 2014 a cura di un allenatrice di calcio americana colpita da cancro che ha reso pubblico un elenco di varie decine di atleti statunitensi che erano soliti allenarsi sui campi sintetici e ai quali è stato diagnosticato un tumore del sangue.
Secondo il M5s, «in Italia il problema è noto dal 2006, quando era scattato un primo campanello d’allarme da parte di una commissione istituita dall’allora ministro della Salute Francesco Storace, che metteva in evidenza il fatto che i campi in erba sintetica costruiti in Italia erano potenzialmente cancerogeni».
Ai lavori della Commissione parteciparono anche i Nas, incaricati dei prelievi di campioni di gomma.
Il documento venne consegnato al ministero della sanità.Ma sempre secondo i grillini, «dopo qualche timido tentativo di trovare un rimedio al problema tutto è caduto nel dimenticatoio».
Le sostanze messe sotto accusa sono contenute nell’intaso di gomma che sostiene il manto erboso artificiale; in particolare si tratta di idrocarburi policiclici aromatici, toluene e metalli pesanti, tutte sostanze pericolose per la salute e che principalmente possono essere inalate come polveri durante l’attività sportiva.
Gli stessi prodotti utilizzati per i campi da calcio vengono frequentemente utilizzati in gran parte dei campi gioco come aree con scivoli e giostre e sono realizzati dalle stesse aziende che forniscono i campi in erba artificiale e realizzati con gli stessi pneumatici riciclati nelle cosiddette "gomme vulcanizzate nobilitate".
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto