Sgr unica, Fvg e Veneto firmano

Oggi a Venezia Serracchiani e Zaia ufficializzano la società di gestione del risparmio

VENEZIA. Toccherà a Luca Zaia e Debora Serracchiani mettere il sigillo finale sul progetto di una società di gestione del risparmio (Sgr) unica tra le rispettive finanziarie regionali Veneto Sviluppo e Friulia. Alla presenza di Giorgio Grosso ed Edi Snaidero, oggi a Venezia i due governatori metteranno la loro firma in calce all’accordo che, attraverso un aumento di capitale dedicato, porterà Veneto Sviluppo a entrare con il 51% nella già esistente Friulia Sgr.

Per acquisire la quota di maggioranza la finanziaria della Regione Veneto dovrebbe mettere sul tavolo un assegno da 1,5 milioni. Per il primo triennio la presidenza andrà a Veneto Sviluppo mentre a Friulia spetterà quella del collegio sindacale. Successivamente, e per un periodo analogo, i ruoli saranno invertiti. Il direttore generale, invece, sarà espresso da Friulia.

Le parti hanno convenuto di darsi un anno di tempo per verificare la “sintonia” con la guida operativa. La Sgr avrà una dotazione iniziale vicina agli 80 milioni. Derivanti da circa 28-30 milioni di fondi mobiliari già gestiti da Friulia Sgr (Aladinn Ventures) e da altrettanti portati in dote da Veneto Sviluppo che dovrebbero essere quelli denominati “Patrimonio destinato” e “Venture capital”.

Resta da capire chi assicurerà la quota restante di dotazione: inizialmente doveva essere garantita dal Fondo italiano di investimento, le cui risorse, però, sarebbero agli sgoccioli.

Intanto, spostandosi sul fronte infrastrutturale, l’assessore friulano alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro ha annunciato al sito Veneziepost che la Regione autonoma ha deciso di congelare il processo di privatizzazione dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari.

Save, unica società ad aver presentato un’offerta partecipando al bando di gara lanciato dall’allora giunta Tondo, deve quindi dire addio al progetto di allargamento a Est del sistema aeroportuale veneto. «Noi adesso abbiamo le risorse e finalmente la disponibilità di tutti i soggetti interessati a firmare l’accordo di programma e quindi ad attuare il polo intermodale», ha dichiarato ancora Santoro.

«Un progetto che per noi diventa di fondamentale importanza perché rappresenta la razionalizzazione di una piattaforma di interscambi tra i traffici. A questo si era sempre contrapposta la possibilità di privatizzare Ronchi».

(m.mar.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto