Sì alla materna di Campagnuzza
GORIZIA. La Cassa depositi e prestiti ha accettato la richiesta del Comune di Gorizia che nei mesi scorsi aveva sollecitato la concessione di un mutuo ventennale da 1,3 milioni di euro per la realizzazione della nuova scuola materna di Campagnuzza, inserita nel progetto del “Contratto di quartiere 2”. La stipula dell’accordo tra piazza Municipio e Cdp è stata formalizzata nelle scorse settimane e costituisce un ulteriore, decisivo passo in avanti verso la cantierizzazione dell’opera.
«La richiesta di un prestito per la costruzione del nuovo asilo in via del Carso era prevista fin dalla prima fase dell’iter burocratico – assicura l’assessore comunale all’Urbanistica, Guido Pettarin -. Il Comune e l’Ater, che sta seguendo le procedure relative alla realizzazione della nuova area residenziale, stanno marciando senza intoppi verso la cantierizzazione dell’opera: credo che entro la fine dell’anno gli operai potranno entrare in azione».
Secondo il componente della giunta Romoli, la scuola materna della Campagnuzza, che potrà contare su due sezioni, potrebbe essere inaugurata già entro il 2017. Il mutuo ventennale contratto con Cassa depositi e prestiti coprirà più della metà dei 2 milioni 530 mila euro necessari alla realizzazione del nuovo edificio scolastico: a partire dal 2014, il Comune verserà ogni sei mesi una rata a tasso fisso, per un totale di quaranta rate.
L’asilo, che potrà accogliere fino a 60 bambini, sorgerà alle spalle di via Ortigara, in una zona oggi non edificata in prossimità delle aree che un tempo ospitavano il macello comunale e la vecchia fabbrica del ghiaccio: i piccoli alunni potranno scorrazzare in un ampio giardino, mentre i maestri, operatori e genitori avranno a disposizione un parcheggio che consentirà la sosta a ben quaranta auto.
Oltre alla scuola materna, il maxi-progetto – di cui si parla ormai dal 1999 – prevede la sistemazione delle aree di collegamento tra via del Carso e via San Michele, la riqualificazione della zona a ridosso dello stadio della Campagnuzza e, soprattutto, la realizzazione di 60 alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, gestiti dall’Ater, che saranno dotati di autorimesse e posteggi esterni.
Il progetto prevede anche la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, ovvero viabilità pubblica, posteggi pubblici, zone verdi, realizzazione di una barriera fonoassorbente a ridosso della ferrovia, potenziamento reti e realizzazione di una cabina elettrica.
Complessivamente, saranno investiti 15 milioni 320 mila euro, 11 milioni 640 mila dei quali destinati alla realizzazione dei sessanta appartamenti. A finanziare il progetto lo Stato (6 milioni), la Regione (4,5 milioni) e l'Ater di Gorizia che partecipa all’investimento con 5,4 milioni di euro attraverso un’anticipazione delle risorse da parte della Regione con restituzione in trent’anni a tasso zero.
L’impulso decisivo per l’avvio delle opere era arrivato lo scorso dicembre, quando era giunta a Roma la firma del protocollo d’intesa con il ministero delle infrastrutture, determinante per sbloccare il finanziamento statale di 5,9 milioni di euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto