Si è spento Gelisi, imprenditore vinicolo dal successo internazionale

San Quirino, l’azienda da lui fondata nel 1961 è arrivata a produrre oltre 400 mila bottiglie l’anno esportando in tutto il mondo, dagli Usa al Giappone

SAN QUIRINO. Si è spento alle 10 di questo lunedì mattina, 1 maggio, nella sua casa alle Villotte di San Quirino, l’ottantaduenne Antonio Gelisi titolare del’omonima azienda agricola, figura di spicco del panorama vitivinicolo del Friuli.

Nato a Salvore, sulla costa istriana, a soli 11 anni gli viene incarcerato il padre dai partigiani comunisti titini, che solo dopo 4 anni viene rilasciato. Antonio, assieme alla moglie e al piccolo figlio Dario, scappa nell’amata Italia e viene ospitato nel campo profughi di Cremona per diciotto mesi.

Quando il riscatto arriva dal lavoro

Nel 1961 gli viene assegnato i podere numero 45 alle Villotte di San Quirino. Con il duro e costante lavoro e lo spirito di sacrificio, sviluppa l’azienda agricola fino a riuscire ad esportare i propri prodotti in tutto il mondo, dal Nord America all’Estremo Oriente, dagli Usa al Giappone. Una produzione che è arrivata a superare le 400 mila bottiglie l’anno.

Lascia la moglie Giorgina, i figli Sergio e Roberta, la nuora Marzia, il genero Simone e quattro nipoti. Il funerale si svolgerà nella chiesa di San Bartolomeo a Roveredo in Piano alle 15 di giovedì 4 maggio.

L’azienda a conduzione familiare situata a San Quirino, nel cuore della zona vitivinicola Friuli Grave, ha una superficie di 30 ettari. E’ stata fondata nel 1961 da Antonio Gelisi e dalla moglie Giorgina. Successivamente, i figli, Roberta e Sergio hanno saputo continuare quanto intrapreso dai loro genitori con successo.

Nel 1988 è stato imbottigliato il primo lotto di vino. Nel corso degli anni è stata costruita ed ampliata la cantina ed è stata dotata dei più sofisticati macchinari per la produzione e la conservazione dei vini. La quasi totalità della produzione viene venduta direttamente ad alberghi, ristoranti e privati cittadini sia in Italia sia all’estero, in ben venti stati. I mercati più importanti, oltre a quello nazionale, sono Germania, Austria, Belgio, Stati Uniti e Grecia.

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