Si ferisce con la flex è grave un operaio
RIVE D’ARCANO. La flex all’improvviso gli è sfuggita di mano provocandogli una profonda ferita al volto e al collo che preoccupa molto i sanitari dell’ospedale di Udine dove è ricoverato.
Brutta avventura nella carpenteria Carino D’Angelo in via Nazionale a Rodeano Basso per Ottaviano Degano, 50 anni, uno degli undici dipendenti dello storico stabilimento. È accaduto tutto in un attimo. Degano è un lavoratore esperto, come ha riferito lo stesso titolare della carpenteria, e al momento dell’infortunio era impegnato al banco lavoro alle prese con la flex. Davanti a lui un compagno di lavoro. Lo stesso che ha dato l’allarme quando ha sentito all’improvviso un urlo.
Degano si è portato le mani al volto, ha urlato e, sempre secondo quanto riferito dal titolare dell’azienda, si è recato nella zona dello spogliatoio per cercare di capire cosa si era fatto. È rimasto sempre cosciente, mentre il collega di lavoro dava l’allarme richiedendo l’intervento dei sanitari del 118 dall’ospedale di Udine. In pochi minuti all’esterno del fabbricato è atterrato l’elisoccorso seguito a breve da un’ambulanza.
I sanitari hanno verificato le gravi lesioni riportate dall’operaio, hanno cercato di stabilizzarne le condizioni e hanno deciso per il trasporto all’ospedale di Udine in ambulanza. Come detto, le condizioni di Ottaviano Degano, che abita nella frazione di Passons a Pasian di Prato, sono serie perché la ferita al volto e al collo è stata profonda. Solo il rapido intervento dei sanitari e, soprattutto il caso, gli hanno evitato guai peggiori. Sarebbero bastati pochi centimetri, infatti, per il pericoloso attrezzo da lavoro a causare all’operaio danni irreparabili al collo.
Immediatamente la notizia dell’infortunio si è diffusa nella zona artigianale di Rodeano, una delle più vivaci nonostante la crisi, e in paese, dove la piccola realtà produttiva è molto conosciuta. La carpenteria, infatti, è stata fondata nel lontano 1933 dal padre di Carino D’angelo. Si occupa di realizzare cancelli, ringhiere, piccoli manufatti in ferro. I dipendenti sono undici e il lavoro non manca, nonostante la crisi morda anche in collina.
«Si continua a lavorare con passione - ha detto il titolare, Carino D’Angelo - siamo come in una famiglia qui e l’infortunio di Ottaviano ci mette in apprensione. Chi era presente al momento dell’infortunio ha detto che il mio dipendente è sempre rimasto cosciente, questo mi conforta». Sull’infortunio indagano i carabinieri della stazione di Fagagna. (a.s.)
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