«Si penalizza la famiglia»

UDINE. Non risolleva le sorti del commercio e nuoce alla famiglia. Questa l’opinione dei sindacati sulle aperture festive dei supermercati.
«Quest’anno Ferragosto cade di sabato – osserva Diego Marini della Fisascat Cisl – è una giornata da trascorrere in famiglia e da investire nelle relazioni con parenti o amici. Non credo comunque che la decisione di tenere aperto per forza anche a Ferragosto potrà garantire un effettivo ritorno economico – eccepisce Marini –, si cerca di incentivare il consumismo, ma si finisce solo per aumentare i costi di gestione
. Alla fine potrebbe essere una scelta che non paga perché la gente ha di meglio da fare che riversarsi nei negozi a Ferragosto. Purtroppo, i lavoratori – osserva – visti i tempi di crisi, pur di tenersi il posto di lavoro danno la disponibilità incondizionata, ma non saranno le aperture straordinarie a risollevare le sorti del commercio. Se si trattasse di località turistiche sarebbe diverso, ma a Udine non esiste la necessità di tenere aperto sempre.
Quanto alle aperture notturne – conclude – speriamo che l’esperimento del Carrefour non contagi anche gli altri negozi».
Sulla stessa lunghezza d’onda Claudio Moretti di Uil Tucs. «Ormai questo tipo di tendenza la fa da padrona sul commercio, ma finchè non riparte il settore manifatturiero le famiglie non hanno soldi da spendere e gli affari non aumentano con le aperture festive. Il personale è penalizzato come lo è la famiglia – osserva –, se almeno queste decisioni comportassero nuove assunzioni potrebbero essere giustificate. Purtroppo così non è». (a.c.)
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