Si ustiona mentre brucia sterpaglie

Reana del Rojale, grave infortunio al “Giovanni Micesio” di don Larice. Uomo di 40 anni ricoverato al Centro specializzato di Padova
Ribis 02 luglio 2013 centro don larice Copyright Petrussi Foto Press/Turco
Ribis 02 luglio 2013 centro don larice Copyright Petrussi Foto Press/Turco

REANA DEL ROJALE. Gravi ustioni per un uomo di 40 anni, nella tarda mattinata, al Centro solidarietà giovani di Ribis, gestito da don Davide Larice, tanto da rendere necessario il suo ricovero al Centro grandi ustionati di Padova. Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo avrebbe cercato di bruciare alcune sterpaglie servendosi di benzina, ma ci sarebbe stato un ritorno di fiamma che l’ha investito in pieno.

Nell’incidente, l’uomo ha riportato, appunto, gravi scottature: ustioni di terzo grado sul 60% del corpo, viso compreso.

Come detto, il fatto è accaduto alla comunità terapeutica “Giovanni Micesio” di don Larice e il ferito si trovava nell’ampio orto di proprietà della cooperativa. Sempre stando a quanto appreso, questa persona frequenta la comunità da una decina d’anni; attualmente è ospite della struttura durante il giorno: infatti, dorme in carcere, ma, appunto, passa la giornata al centro di Ribis.

Inoltre, sempre stando a quanto si è potuto apprendere, nessuno si sarebbe accorto inizialmente di nulla. Infatti, proprio mentre stava succedendo il drammatico fatto, era suonata la campanella che segnala il momento del tè. Così, l’uomo si è trascinato da solo all’appuntamento con gli altri. A quel punto, però, sono stati chiamati immediatamente i soccorsi. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza.

Preoccupazione anche tra i volontari, persone residenti a Ribis, che danno una mano al centro e vedono abitualmente l’uomo arrivare in paese, anche con la corriera. Lo conoscono da anni. Una persona che si nota per il fisico prestante: nella frazione di Reana viene paragonato a un boxeur.

Il grave incidente causato da liquido fortemente infiammabile richiama le raccomandazioni alla prudenza da parte di Valmore Venturini, funzionario dei Vigili del fuoco: «Quando si accendono fuochi, vanno adottate alcune cautele: calcolare la possibile direzione delle fiamme e del vento e, soprattutto, non vanno usati liquidi infiammabili perché questi possono risultare pericolosi. Lo è particolarmente la benzina che evapora immediatamente, anche a 20 gradi sotto zero: basta una scintilla e i suoi vapori possono incendiarsi. E anche l’alcol si infiamma con estrema facilità».

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