Siccità, danni già per 150 milioni FOTO 1 - FOTO 2 - FOTO 3
UDINE. Superano i 150 milioni di euro i danni provocati dalla siccità all’agricoltura ma sono destinati ad aumentare sensibilmente se non muteranno le condizioni meteorologiche.
Non c’è praticamente area del Friuli Venezia Giulia, dai monti al mare, che non soffra quest’anno per l’eccessiva ondata di caldo e di mancanza di piogge. Il dato è emerso nel corso di un vertice organizzato da Coldiretti Udine su fiscalità, previdenza, riforma della Pac dopo l’accordo del 26 giugno 2013 che si è svolto la sera del 7 agosto nella sala Valduga della Camera di commercio di Udine, vertice per i soli membri del consiglio direttivo provinciale, del coordinamento provinciale Donne Impresa, del comitato provinciale Giovani Impresa e del consiglio dell’Associazione provinciale Pensionati.
Nel corso dell’assise – che ha avuto come relatore Michele Dezzan - s’è parlato ovviamente anche di siccità. I dati sono davvero preoccupanti, i peggiori negli ultimi decenni se si calcola che solo in due settori, quello della vitivinicoltura e quella della coltivazione del mais si calcola una perdita di prodotto stimabile in 110 milioni di euro.
S’è infatti persa ad oggi il 20% della produzione di vino pari a oltre 200 mila ettolitri (1.200.000 è la produzione annua del Fvg) per un valore di 50 milioni di euro; e si stanno perdendo o sono persi i 30.000 ettari coltivati a mais in zone non irrigue (in Fvg quest’anno sono stati interessati da questa coltivazione solo 70 mila ettari) per un valore di 60 milioni di euro.
Se a queste due colture aggiungiamo il calo del 30% di produzione per di frumento e orzo provocata paradossalmente da un eccesso di pioggia e freddo, le perdita pressoché totale delle foraggere e di altre coltivazioni nelle aree non coperte da servizio di irrigazione, si arriva facilmente a superare i 150 milioni di euro di danni.
«È davvero un’annata terribile. Un’estate torrida e siccitosa che segue una primavere piovosa e fredda che pesano su tutti i settori, particolarmente su quello della zootecnica con cali di produzione del latte e con un aumento costante dei costi», commentano il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti e del Fvg Dario Ermacora.
Coldiretti ha già scritto una lettera alla Regione, a firma del direttore Angelo Corsetti, con la quale chiede di prevedere una ulteriore assegnazione alle imprese agricole di gasolio agevolato per far fronte agli interventi di irrigazione straordinaria sia per le coltivazioni specializzate (orticole, vigneti e frutteti) sia per i seminativi (mais e soia).
Positiva la risposta dell’assessorato alle attività economiche e produttive che, con una delibera fuori sacco, approverà nella Giunta di venerdì un provvedimento per l’assegnazione straordinaria di gasolio. Alle imprese viene assegnato ogni anno un certo quantitativo di gasolio agricolo sulla base delle colture e delle lavorazioni effettuate.
Questo quantitativo quest’anno è per molte insufficiente e quindi Coldiretti ha chiesto un’assegnazione ulteriore, anche per far fronte alla riduzione delle quantità imposte dal governo nazionale del 10% in sede di revisione della spesa pubblica. Il gasolio serve per alimentare motori e trattori per mettere in pressione l’acqua. Con questo atto le imprese, anziché acquistare il gasolio a prezzo di mercato, lo comperano con una significativa riduzione dell’accisa: un risparmio del 40%.
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