Sicurezza a Udine, arrivano le zone rosse: ecco quali sono
La novità prevista da una recente direttiva del ministero dell’Interno. Le forze dell’ordine potranno allontanare da alcune aree della città soggetti pericolosi o aggressivi
Dopo le città metropolitane, anche Udine ha le sue zone rosse: Centro storico, Borgo stazione e la zona tra via Buttrio e via Giulia. Sono state individuate dal Comitato di ordine e sicurezza pubblica che si è riunito mercoledì 15 gennaio in Prefettura proprio per discutere delle aree urbane in cui, in base alla recente direttiva firmata dal ministro Matteo Piantedosi, sarà vietata la presenza di soggetti con precedenti penali o comunque pericolosi, in modo da poterne disporre l’allontanamento.
Il prefetto
«Quest’oggi – ha spiegato il prefetto Domenico Lione a margine dell’incontro al quale hanno partecipato, oltre al questore Domenico Farinacci, i rappresentanti dei carabinieri, della guardia di finanza, della polizia locale e l’assessore alla sicurezza partecipata del Comune di Udine Rosi Toffano – abbiamo definito, sulla base di un’ordinanza temporanea che sarà valida fino al prossimo 10 marzo, le zone rosse che sono il Centro storico, Borgo stazione e anche l’area compresa tra via Buttrio e via Giulia.
In sostanza, ampliamo un po’ quanto già previsto dal comma 1 dell’articolo 26 (intitolato “Ordine di allontanamento in zone di particolare rilevanza”) del “Regolamento di polizia e sicurezza urbana” del Comune di Udine, aggiungendo appunto via Buttrio e via Giulia».
Le zone rosse
In sostanza, l’area che si va definendo è piuttosto ampia e racchiude, oltre al cuore del capoluogo friulano, anche le strade adiacenti alla stazione ferroviaria e a quella dei bus. Il perimetro esatto è ancora in fase di definizione, al vaglio della questura. Si stanno anche valutando le aree verde e altre specifiche zone. Appena sarà pronto il documento tecnico-operativo firmato dal questore, il prefetto emetterà, a stretto giro, l’ordinanza.
Il quadro normativo
«Sullo sfondo – ha precisato il prefetto – c’è il Decreto sicurezza del 2017 che, agli articoli 9 e 10, stabilisce la possibilità di allontanamento da determinate aree. E, in caso di reiterate condotte, anche il Daspo urbano. Questo è il quadro normativo all’interno del quale ci muoviamo.
Poi, lo scorso anno, c’è stata una sentenza della Corte costituzionale che ha dato la possibilità di ampliare questo tipo di attività in presenza di alcuni presupposti, per esempio atteggiamenti o comportamenti aggressivi, precedenti di polizia per reati che creano allarme sociale (come lo spaccio di stupefacenti o le risse).
In tale contesto, le zone rosse, rappresentano una sorta di anticipazione della tutela. Si dà cioè alle forze dell’ordine il potere di allontanare subito le persone pericolose, in base ai presupposti appena richiamati. Gli agenti, insomma, potranno svolgere una più efficace azione di prevenzione sul territorio».
Come funzionerà
In concreto, come ha evidenziato lo stesso prefetto Lione, se fino a poco tempo fa la polizia poteva allontanare da una determinata zona solamente le persone nei confronti delle quali erano già stati emessi provvedimenti di allontanamento o di Daspo urbano, adesso gli agenti potranno allontanare anche chi ha comportamenti aggressivi (si pensi, per esempio, alle cosiddette baby gang) o chi è già stato oggetto di segnalazione alla Procura per determinati reati.
In questo consiste dunque l’anticipazione della tutela. Tra l’altro, ciò va proprio nel senso di quanto previsto dalla direttiva ministeriale volta «ad assicurare sempre più efficaci misure di contrasto alla criminalità diffusa e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini».
L’area di via Buttrio
Tra le zone rosse, come detto, ci sarà anche l’area compresa tra via Buttrio e via Giulia dove sono state rilevate criticità quali possibili giri di spaccio, accessi abusivi agli edifici abbandonati e alle aree ferroviarie in disuso, nonché un diffuso degrado legato all’abbandono di rifiuti e a una serie di furti. «Abbiamo affrontato anche questo tema – ha riferito il prefetto – e ci saranno più controlli mirati da parte delle forze dell’ordine e dei Reparti prevenzione crimine».
Ordinanza valida fino al 10 marzo
Nei prossimi giorni il prefetto Domenico Lione firmerà l’ordinanza sulle zone rosse che, come detto, sarà valida per un paio di mesi, fino al 10 marzo. «Il provvedimento, di fatto – conclude il rappresentante del Governo – va a integrare tutto il dispositivo di sicurezza e prevenzione che, già da tempo, è stato messo in campo e che, nel secondo semestre dello scorso anno, ha portato a una riduzione dei reati quantificabile attorno a una percentuale del cinque-dieci per cento». —
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