Simulata l’esondazione di Noncello e Meduna, impegnati 250 volontari della Protezione civile
Nuove tecnologie digitali per geolocalizzare le criticità in tempo reale. Si testano le idrovore all’imbarcadero e la sorveglianza degli argini

“Acque sicure”, maxi-esercitazione di protezione civile sul rischio idrogeologico, ha mobilitato, fra ieri e oggi, 250 volontari di 14 comuni del Friuli occidentale. È la prima volta che viene organizzata una simulazione così ampia su entrambe le aste di Noncello e Meduna.
La giornata è iniziata con la riunione del Centro operativo comunale (Coc) nella sede della protezione civile di Pordenone. Hanno lavorato fianco a fianco i volontari di Azzano Decimo, Brugnera, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Maniago, Pasiano, Pordenone, Prata, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, Spilimbergo, Roveredo in Piano.
«Ha riguardato il servizio di piena – ha fatto il punto Fabio Braccini, coordinatore della protezione civile di Pordenone –. Ciascuno nelle proprie tratte di competenza ha effettuato la sorveglianza degli argini, nella quale si verificano se ci possano essere rischi di crolli e esondazioni. Abbiamo montato le paratie sul ponte di Adamo ed Eva e arealizzato il sovralzo dell’argine di 60 centimetri utilizzando i sacchi di sabbia.
Il nostro argine è in quota 18 metri sul livello del mare, adeguato per una piena comune, mentre quella straordinaria del 1966 era a quota 18,60 metri».
I volontari hanno verificato i presidi idraulici nel territorio. È stata anche l’occasione di testare le nuove app di comunicazione interna, Recon suite e Jarvis. Come ha spiegato Braccini, la prima applicazione consente ai volontari di geolocalizzarsi e segnalare alla sala operativa la criticità, allegando anche una fotografia. Jarvis consente un collegamento costante con la sala operativa regionale.
Oggi le attività si concentreranno a Pordenone e a Pasiano. All’imbarcadero entreranno in funzione tre idrovore, con quindici volontari. Proseguirà anche la vigilanza sugli argini. A Pasiano si procederà alla chiusura di una paratia mobile e alla telonatura.
Braccini ha evidenziato che la maxi-esercitazione è stata molto utile per fare sistema fra tutti i gruppi di volontari e sincronizzare gli sforzi per essere pronti in caso di emergenza. Oggi si concluderà con un debriefing, dove si solleveranno anche le eventuali criticità. Le attività hanno suscitato interesse fra i passanti. Sul ponte di Adamo ed Eva. La gente si fermava, chiedendo se si trattasse di preparativi in vista di prossime allerte meteo.
«Solo un’esercitazione – i volontari li hanno rassicurati–. Abbiamo montato la parete mobile all’altezza dell’argine». Antonio Toppan è in protezione civile da dieci anni. Come mai? «Perché è sempre bello mettersi a servizio della gente. Meglio dare che ricevere. Dalla vita ho avuto tutto, ho deciso di dare qualcosa anch’io». Nadia Salvador e Stefano Ambotto sono entrati nelle fila dei volontari a Spilimbergo da tre ani e mezzo, durante la pandemia. Prima facevano parte della Pro loco. Ora, con il loro gruppo di amici, proseguono con entrambe le attività.
«Mi ha spinto la voglia di aiutare il prossimo», ha detto Stefano. Armando Carrara, 77 anni, è volontario da 19 anni e dedica tempo e impegno, nonostante gli acciacchi, a servizio del prossimo.
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