Sindaco di Claut con fascia tricolore e lutto al braccio

Lutto al braccio perché s’è perpetrato un «piccolo esproprio di democrazia»: è con questa motivazione che il sindaco di Claut, Gionata Sturam, si è presentato ieri mattina, attorno alle 9, nella sede di largo San Giorgio a votare per il rinnovo del consiglio provinciale. O, meglio, a non votare. Fascia nera intorno al braccio e tricolore: così s’è presentato alle urne. «Non voglio essere complice di questa nuova elezione o meglio nomina dei nuovi rappresentanti provinciali – ha affermato – e per questo motivo ho deciso di dare un segnale chiaro e inequivocabile di protesta contro questo scandalo recandomi sì a votare, ma con il preciso intento di annullare il mio voto scrivendo “non voglio essere complice a questo esproprio di democrazia” sulla scheda “nominale”». Dopo il suo gesto, è rientrato a Claut per la commemorazione del nono anniversario dalla morte dell’ex sindaco Alceo Della Valentina.
«La “nuova” Provincia – ha proseguito Sturam – sarà in mano a pochi Comuni grossi e perderà totalmente quell’attenzione al territorio, alle realtà marginali, ai piccoli Comuni e alla montagna che è la vera missione di tali enti intermedi». Anche il consigliere di Montereale Mario Filippetto ha posto l’accento sullo scarso peso rappresentativo della montagna. «Con quale “diritto” il mio voto e quello di tanti altri consiglieri di montagna pesa dieci volte in meno rispetto a quella di un consigliere comunale di Pordenone? La maschera del voto ponderale non è altro che una furbata frutto di un calcolo matematico per far vincere la sinistra senza passare attraverso elezioni democratiche».(l.v.)
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