Slitta a settembre il 730 precompilato, dal 5 maggio si potrà scaricarlo: ecco la guida

Slitta a fine estate il termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il decreto legge 9/2020 ha infatti spostato la data di diverse scadenze fiscali, compresa quella relativa al 730 precompilato: dal 5 maggio i contribuenti potranno scaricarlo accedendo al portale dell’Agenzia delle entrate e avranno tempo per presentarlo fino al 30 settembre. Uno slittamento, tra gli altri, reso necessario dall’emergenza Covid-19 che ha complicato la vita anche all’Agenzia delle entrate e ai suoi uffici territoriali.
Oltre ai servizi telematici, la direzione regionale Fvg ha potenziato tutti gli strumenti utili al lavoro “da remoto”: telefono, posta elettronica ordinaria e certificata.
Procedure semplificate. Per continuare a garantire i servizi essenziali ma al contempo evitare assembramenti fisici, l’Agenzia ha introdotto in via temporanea procedure semplificate per richiedere, tramite e-mail o Pec, i servizi che normalmente vengono erogati allo sportello. A partire dal rilascio dei certificati che il contribuente o un suo delegato può richiedere inviando una richiesta compilata e sottoscritta, se possibile con firma elettronica altrimenti con firma autografa sul documento cartaceo scannerizzato, via e-mail o PEC allegando i documenti necessari: carta d’identità, attestazione del versamento tramite modello F24, imposta di bollo e tributi speciali se dovuti. Il certificato, firmato digitalmente, sarà quindi trasmesso al contribuente, sempre tramite e-mail o Pec, previo riscontro del pagamento degli importi dovuti.
Codice fiscale e partite Iva. Anche in caso di richiesta del codice fiscale il contribuente può inviare via e-mail il modulo di richiesta scannerizzato, compilato e sottoscritto, anche con firma digitale, allegando la necessaria documentazione. La richiesta di duplicato del Cf o della tessera sanitaria si può gestire invece direttamente online, laddove ci fossero difficoltà resta inteso che la sia può inoltrare tramite la “solita” e-mail o Pec: il modello AA4/8 deve essere compilato, firmato e scannerizzato, unitamente alla copia del documento d’identità. Modalità, quest’ultima, che può essere seguita anche in caso di richiesta di attribuzione di codice fiscale a persone non fisiche e, con riferimento ai soggetti non obbligati alla presentazione tramite ComUnica, anche per la richiesta di dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini Iva. Si possono invece utilizzare i servizi telematici Entratel e Fisconline per la richiesta di partita Iva.
Rimborsi fiscali. Le domande di rimborso di imposte dirette, dell’Iva o di altre imposte indirette, debitamente sottoscritte, possono essere inviate tramite Pec o e-mail, oltre che presentate in ufficio per la successiva lavorazione in back-office. Va allegata l’eventuale documentazione a supporto nonché il documento d’identità. Considerata l’emergenza Covid-19, il modello per richiesta di accredito dei rimborsi sul conto corrente potrà essere presentato, in aggiunta alle ordinarie modalità, in allegato a un messaggio Pec, firmato digitalmente, senza possibilità di delega.
Registrazioni atti. Il decreto Cura Italia ha stabilito la sospensione degli adempimenti tributari diversi dai versamenti nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 compresa la registrazione degli atti. Qualora si intenda comunque presentare l’atto per la registrazione, dovrà essere effettuato anche il pagamento delle relative imposte e dei diritti, in quanto tali versamenti non rientrano nella sospensione. Sempre in considerazione del momento, la registrazione potrà avvenire anche mediante Pec o e-mail, ricordando però che a fine emergenza l’originale dell’atto dovrà essere comunque depositato in ufficio.
Servizi telematici. Anche per registrarsi ai servizi telematici non è necessario recarsi in ufficio. Esistono diverse modalità per farlo comodamente da casa. A partire dalla pagina di registrazione di Fisconline: basta inserire alcuni dati personali relativi all'ultima dichiarazione presentata e si riceve subito la prima parte del codice Pin mentre la password iniziale e la seconda parte del codice vengono spediti per posta a domicilio. In alternativa, se si è in possesso della Carta nazionale dei servizi, il sistema fornisce direttamente il codice Pin completo e la password iniziale. C’è poi la possibilità di scaricare gratuitamente la app dell’Agenzia sui dispositivi mobili o utilizzare le credenziali Spid. Resta inteso che il codice Pin può essere richiesto in qualsiasi ufficio territoriale, presentando un documento di riconoscimento e compilando l’apposito modulo, ma considerata l’emergenza sanitaria anche in questo caso è meglio optare per la soluzione digitale inviando, ove possibile, il modulo firmato digitalmente via Pec.
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