Slot machine, sempre più gli anziani finiti nella rete
SAN GIORGIO DI NOGARO. Cresce il fenomeno del gioco d'azzardo a San Giorgio di Nogaro: sono sempre di più le persone che si rivolgono ai servizi sociali per richieste di contributi economici oppure alloggi lamentando situazioni di grave indigenza e solo nel tempo si riesce a capire l'origine del dissesto economico e della rottura di rapporti familiari.
«Il fenomeno colpisce giovani e meno giovani- afferma l'assessore Cristina Pittis- con una predilezione per le fasce più fragili della popolazione e chi ne è colpito è vittima di un isolamento sociale che può sfociare in conseguenze gravi. Spesso l’approccio al gioco parte da un bisogno di superare una difficoltà economica, si ha l’idea che tentare la fortuna sia una strada senza rischi ma la tentazione diventa presto dipendenza. Il Comune, allo stato attuale, non ha grandi poteri».
Da una prima conta i casi accertati sarebbero una ventina, ma il sottobosco di questo fenomeno, nascosto spesso anche ai famigliari, induce a pensare che il problema sia ben più grave.
Nel Sangiorgino, l’Ass 5 Bassa Friulana Soc Alcologia e dipendenze patologiche, ha istituito un gruppo per la dipendenza da Gap, sportello info azzardo: 0432/921947 attualmente frequentato da 15 persone di cui 5 del Comune di San Giorgio.
«Sulla scia di quanto sta portando avanti l’Ambito distrettuale di Latisana, il Comune di San Giorgio-spiegal'assessore Pittis- si è messo in moto per una campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei problemi correlati al gioco “lecito”, quello consentito dallo Stato nonostante gli ormai ben noti effetti negativi sulla salute, sulle relazioni familiari e sul piano economico-sociale. In Friuli Venezia Giulia siano stati spesi nel 2011 circa 1,317 miliardi di euro per giochi d’azzardo legali. Una cifra che corrisponde all’1,7 per cento dei 76 miliardi di euro giocati lo scorso anno a livello nazionale. La media, per la nostra regione, è stata di 100 milioni di euro al mese, con il 66% delle giocate effettuate su videopoker e ‘new video’: ogni famiglia friulana spende oltre 2 mila euro al gioco».
Rolando De Luca, psicoterapeuta che da anni segue il problema nel Centro di Terapia a Campoformido, definisce il gioco d’azzardo ‘dipendenza legale’: l’88% dei giocatori da lui accolti sono friulani: il 2% è della Bassa Friulana. «I dati, ancora in fase di ricerca- dice la Pittis-, sono sensibili all’aumento dell’interesse che i giovani hanno verso slot e giochi d’azzardo on line (il 17% dei giocatori sono studenti) e all’offerta sempre più varia e massiccia di giochi con vincite di danaro».
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