Smartphone rubati sul treno, quattro nei guai

Denunciati per ricettazione alla Procura dalla Polizia di Pordenone
Alcuni modelli di smartphone fotografati in un negozio, Pisa, 6 luglio 2010. ''In assenza di interventi, con il tasso attuale di diffusione degli smartphone, la nostra rete mobile rischia il collasso'': E' l'allarme lanciato dal presidente dell'AutoritA' per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro', che nella Relazione annuale al Parlamento ha ricordato che l'Agcom ''sta portando avanti una politica finalizzata alla liberazione in tempi brevi di frequenze radio: contiamo - ha aggiunto - di rendere disponibili, prima del 2015, circa 300 Mhz da mettere all'asta per la banda larga''. ANSA/FRANCO SILVI/GID
Alcuni modelli di smartphone fotografati in un negozio, Pisa, 6 luglio 2010. ''In assenza di interventi, con il tasso attuale di diffusione degli smartphone, la nostra rete mobile rischia il collasso'': E' l'allarme lanciato dal presidente dell'AutoritA' per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro', che nella Relazione annuale al Parlamento ha ricordato che l'Agcom ''sta portando avanti una politica finalizzata alla liberazione in tempi brevi di frequenze radio: contiamo - ha aggiunto - di rendere disponibili, prima del 2015, circa 300 Mhz da mettere all'asta per la banda larga''. ANSA/FRANCO SILVI/GID

La Polizia di Pordenone ha denunciato per ricettazione alla Procura quattro cittadini pakistani in stato di libertà: N.S., di 23 anni, S.K. di 22 anni e il 25enne G.H., residenti a Verona e W.A., di 28 anni, residente a Brescia.

La denuncia è scattata in relazione a dei blitz ladreschi avvenuti lo scorso anno a bordo di un treno in cui ad essere presi di mira erano stati i telefonini di alcuni passeggeri pordenonesi: sul convoglio Freccia Bianca Milano-Udine, precisamente tra le stazioni di Verona e Vicenza, si erano registrati infatti dei furti di smartphone.

L’attività di indagine avviata dalla Polizia ferroviaria di Pordenone, con la collaborazione di personale delle sezioni di Polizia giudiziaria dei compartimenti di Trieste e di Verona, si è conclusa con l’individuazione e la denuncia dei responsabili dei reati, identificati appunto nei quattro cittadini pakistani denunciati.

Sono scattate inoltre perquisizioni che hanno permesso di recuperare gli apparecchi telefonici rubati, dei quali uno è già stato restituito al legittimo proprietario, mentre un secondo smartphone è attualmente in fase di restituzione.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto